Caro Beniamino,

come tu sai sono trascorsi alcuni anni da quando ho lasciato la segreteria particolare del Senatore. L'esperienza che ho vissuto, nel movimento e poi nel partito, insieme a mio marito, è stata interessante e direi anche, per certi aspetti, avvincente. Tutti speravamo che, insieme a quella persona, si potesse avviare l' inizio di un rinnovamento nella politica: così non è stato, anzi è stato per me e per tutti noi, una profonda delusione. Quindi mi sono allontanata completamente da quella esperienza politica.

Ho letto, attraverso il sito di Armando, il percorso che tu hai seguito insieme a tante brave persone, per stimolare la classe dirigente a crescere.

Ti ho conosciuto per anni e posso dire che hai lavorato tanto per il partito, sei stato una persona coerente che hai creduto nei valori che erano le fondamenta dell' idv. Hai osato essere "una persona pensante e, conseguentemente sei stato anche critico in senso costruttivo: non sei stato ascoltato anzi sei stato espulso per "indegnità morale e politica".

Caro Beniamino, sei stato cacciato da quel simbolo dei valori nel quale tu credevi e per il quale hai impegnato la tua passione. Mi sembra di essere di fronte ad una schizofrenia perdurante: quale amarezza!

Ma ciò che mi ha più indignata è il comportamento di quei dirigenti che formano l' esecutivo. Comprendo che se qualcuno di loro avesse osato non condividere la linea della tua espulsione, sarebbe stato espulso a sua volta. Ma io credo che ci debbano essere, anche in politica, dei limiti a comportamenti del genere. Non hanno avuto il coraggio di manifestare il proprio disaccordo.

E' un comportamento davvero vergognoso.

A te va la mia solidarietà ed il ricordo che serbo di te come una persona che ha cercato di fare crescere il partito verso una dimensione più democratica ed ha pagato per questo. Ma tu sai che non sei il solo!

Cari saluti