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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1084
del 04/04/2006
SE QUESTA È LA POLITICA, GRAZIE TANTE, MA IO MI CHIAMO FUORI.
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Gentile Sig. Della Bella, la ringrazio per aver voluto inserire anche me nella "lista" dei partenti. In cambio (!), le mando questa mia lettera inviata ad Antonio Di Pietro e alla Segreteria dell'IDV. Leggerà lei stesso di cosa si tratta, e mi sembra giusto che lei sappia, a maggior ragione visto che si parla anche della sua persona...

Ne faccia l'uso che crede; io, da parte mia, rimango solo allibita e un po' rattristata.

Cordiali saluti

___________________________________________________________________________

Ieri pomeriggio ho inviato via e-mail le mie dimissioni dal partito, inviandole sia alla segreteria nazionale sia a quella del Lazio. Inoltre, ho inviato l'e-mail anche ai miei amici e al Sig. Armando Della Bella, che non conosco personalmente ma dal quale ricevo interessanti e-mail. Io sono abituata a sentire entrambe "le campane" quando voglio capire bene i termini di un problema, e per questo leggo anche quanto mi scrive Della Bella e ho deciso di dare informazione anche a lui della mia decisione.

Stamattina ho ricevuto sul mio cellulare una telefonata della Signora Bonetti (credo di non sbagliare il nome, ma la telefonata è stata molto "sbrigativa" e il nome non mi è stato ripetuto), segretaria particolare di Di Pietro, come ha detto di essere. La Signora, in modo diciamo sbrigativo e sicuramente aggressivo, mi ha chiesto come mai la segreteria abbia ricevuto la mia lettera attraverso il Sig. Della Bella, "cacciato un anno fa da noi e con il quale siamo in causa" (testuali parole). Cerco di spiegare che la lettera l'ho prima inviata alle Segreterie e poi ad altri, e stavo per chiedere se per caso ci fossero stati disguidi nell'invio della mia lettera e come fare per rimediare, quando la Signora in questione ha detto: "Ora ho capito tutto" e ha riattaccato senza nemmeno salutare.

Confesso di essere rimasta allibita da un simile comportamento. Mi aspettavo, semmai, da tale telefonata una richiesta del perché avessi preso tale decisione.

Il mio lavoro di Insegnante di Lettere e Vicepreside di un Istituo Comprensivo mi porta a comunicare con tantissime persone, ma in 20 anni di lavoro non ho mai ricevuto un tale tipo di "comunicazione" e soprattutto con questo tono.

Premesso che non so e non voglio sapere quali siano e di quale natura i problemi venutisi a creare tra il Sig. Della Bella e Voi, giungo a due conclusioni amare:

1- rimango perplessa dal comportamento di una persona legata, per lavoro o per scelta, ad un partito che fa dei Valori la base del suo esistere. E tra questi vi è certamente il rispetto per gli altri.

2- Visto l'atteggiamento aggressivo nei miei riguardi, sono contenta della decisione presa ieri, dopo lunga meditazione, e preferisco proseguire da sola nel mio "percorso politico", senza farmi ingabbiare in logiche che non capisco, non condivido e che non mi piacciono.

Se questa è la politica, grazie tante, ma io mi chiamo fuori.

Spero solo che l'Onorevole Di Pietro, che ho conosciuto personalmente e che ho sempre stimato per la sua onestà e per la fermezza con la quale porta avanti le sue idee, riceva questa mia. Spero anche che non sia responsabile in primis delle parole e soprattutto del modo con il quale sono stata apostrofata.

In una brutta e rissosa campagna elettorale cone questa, tale comportamento mi sembra la classica ciliegina sulla torta.

Auspicando tempi migliori, nei quali il Rispetto per l'altro sia pari a quello che si ha per se stessi, Vi mando un saluto perplesso ma sincero.

Selene prof.ssa Vocca, consigliere comunale IDV, già candidata alle Elezioni Regionali del Lazio