ABANO. Nuovo colpo di scena nella politica aponense: il responsabile locale dell’«Italia dei valori» Daniele Roncolato è uscito dal centrosinistra.

Roncolato presenterà alle prossime amministrative una propria civica, «Legalità e democrazia per Abano Terme», di cui sarà il candidato sindaco. Il nuovo raggruppamento farà corsa solitaria al primo turno.

A determinare l’improvvisa scelta del 23enne libero professionista, che spariglia per l’ennesima volta alleanze e scenari, la decisione del coordinamento regionale del partito di vietargli l’utilizzo del simbolo di «Italia dei valori» nella tornata elettorale.

«Una scelta determinata dalle mie critiche al regolamento delle primarie - esordisce - Avevo chiesto che si svolgesse un ballottaggio fra Dario Verdicchio e Giovanni Ponchio. Nessun candidato aveva ottenuto la maggioranza assoluta».

Una proposta rispedita al mittente dagli stessi responsabili regionali del suo partito, che lo avevano pesantemente criticato.

«Non farmi utilizzare il simbolo è la conseguenza di quella presa di posizione, che consideravo e considero giusta - prosegue - Io e gli altri militanti siamo stati usati dalla sinistra. E ora ci scaricano. Conto di intercettare i voti di chi ha scelto il movimento di Di Pietro, che ad Abano a totalizzato oltre il 3 per cento. E quando si arriverà al ballottaggio, valuterò con chi apparentarmi, ma certamente non con l’Unione, al cui interno continua a esserci una forte spaccatura sul nome di Verdicchio».

Fra i punti principali nel programma di Roncolato, un abbattimento del 30% della tassa asporto rifiuti per i commercianti, un contributo comunale del 50% per i libri scolastici e l’abolizione di parcometri e parchimetri.

«La regola base delle primarie è il riconoscimento del risultato da parte di tutti i partiti dell’Unione - replica Verdicchio - Roncolato ha fatto parte del comitato organizzatore. Se ha problemi con il suo partito, non può coinvolgere gli altri. Io sono sereno». (e.g.)