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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1123
del 18/03/2007
L'AVVOCATO DEL MINISTRO DI PIETRO DIFFIDA LA VOCE - IL COMMENTO DI ELIO VELTRI
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Leggo la lettera dell'avvocato Scicchitano per conto di Di Pietro. Oltre che minacciosa, la trovo anche di pessimo gusto. Voi, come me, siete abituati alle minacce dei potenti di turno, o presunti tali o che si credono tali. Per quanto mi riguarda le minacce le ho sempre ricevute da potenti veri, si chiamassero Craxi o Berlusconi. Pertanto siete un po’ svantaggiati. Ma in Calabria c’è un detto: tutti i “pulici tenanu a tussa”. Non traduco perché è di facile comprensione. Dell'inchiesta penale non mi occupo perchè lo fa la magistratura. Non sono giurista, ma mi sembrava di ricordare che la richiesta di archiviazione può anche non essere accolta dal Gip. Comunque, non è questo il problema. Anzi, auguro a Di Pietro che l'inchiesta penale sia archiviata. E anche se lo sarà, forse cambia qualcosa sul piano etico-politico? Non cambia nulla. L'avvocato, forse, DOVREBBE PER PRIMO PORSI IL PROBLEMA DI ESSERE A UN TEMPO AVVOCATO DEL MINISTRO E MEMBRO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL'ANAS NOMINATO DALLO STESSO MINISTRO. Certo che non è reato. Ma non lo era nemmeno per Pecorella e Ghidini.

Per quanto mi riguarda, a distanza di anni, dopo aver fondato l’Italia dei Valori insieme a circa 300 persone, per dare un segnale di cambiamento, sono venuto a SAPERE CHE MENTRE ERO ANCORA NEL MOVIMENTO CON RUOLI DI RESPONSABILITÀ, QUELL’ITALIA DEI VALORI ERA STATA SOSTITUITA DA UN ALTRA FONDATA CLANDESTINAMENTE DA TRE PERSONE CHE DOPO QUALCHE TEMPO È DIVENTATA UNA SOLA E CIOÈ DI PIETRO. UNICO PARTITO AL MONDO CON UN SOLO SOCIO CHE CONVOCA L’ASSEMBLEA E CIOÈ SE STESSO E DAVANTI ALLO SPECCHIO DECIDE DI APPROVARE IL BILANCIO FATTO DI SOLDI PUBBLICI E MAGARI DI CAMBIARE LO STATUTO. Eppure, Di Pietro ha sempre sostenuto che l'etica viene prima della politica e la politica prima della magistratura. E ha fatto a gara per proporre un Codice Etico rivendicando di aver vinto la corsa rispetto al Cantiere che lo ha consegnato a Prodi nel 2004, anche dalle mani di Paolo Sylos Labini.

E’ stato il Corriere della Sera a pubblicare i NOMI DI 24 MINISTRI E SOTTOSEGRETARI DEL GOVERNO PRODI, TRA CUI QUELLO DI DI PIETRO, IN CONFLITTO DI INTERESSI. Nessuno in buona fede può pensare che sia sufficiente risolvere il problema attraverso LE DIMISSIONI DA UN CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RESTANDO PROPRIETARI, COME HA INSEGNATO BERLUSCONI, legittimato dalla legge Frattini che una volta, per prendere i voti, veniva considerata una legge vergogna e ora viene individuata come punto di riferimento per la nuova legge del centro sinistra. La vicenda è penosa e drammatica ad un tempo perché segna in maniera evidente il degrado della politica. EVIDENTEMENTE, L'INGRESSO NELL'OLIGARCHIA FA PERDERE IL SENNO. L'IMPORTANTE È LA " SCOMPARSA DEI FATTI" DAL MOMENTO CHE CHI INSISTE NEL PARLARE O SCRIVERE DEI FATTI VIENE FATTO TACERE.

Machiavelli, il quale aveva una visione pessimistica degli uomini, nel Principe ha scritto:” Li uomini si debbono o vezzeggiare (che sta anche per comprare) o spegnere”. Questo nostro è diventato un paese popolato da una miriade di piccoli aspiranti Machiavelli. La mia solidarietà è scontata così come l’ho data a Di Pietro, a suo tempo, in condizioni drammatiche per lui. Purtroppo bisognerebbe nascere sempre due volte. Ma sappiamo che non è così.

on. Elio Veltri, già dirigente nazionale dell'Italia dei Valori