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RASSEGNA STAMPA
n. 1146
del 26/04/2007
PARENTOPOLI
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Il ministro Antonio Di Pietro ha ricevuto la visita del consigliere provinciale di Campobasso, Cristiano Di Pietro (nella foto), per discutere la richiesta di una ditta privata che vorrebbe insediare un impianto di energia eolica in Molise. Al termine del summit il consigliere Cristiano, figlio di Antonio, ha manifestato pubblicamente la sua soddisfazione per aver chiesto e ottenuto un incontro con il ministro Antonio, papà di Cristiano.

E poi dicono che nelle famiglie italiane non c'è dialogo. Secondo il consigliere Cristiano figlio di Antonio, la riunione ha permesso al ministro Antonio papà di Cristiano di comprendere meglio i termini del problema. Avrebbero potuto parlarne in pigiama a casa durante la colazione, ma è fuori di dubbio che nel salone di un ministero certi discorsi fanno un altro effetto. Anche su di noi, che dopo l'affondamento della Prima Repubblica dei partiti, avevamo temuto che la Seconda si sarebbe fondata sui giudici, mentre è più banalmente finita nelle mani dei clan di consanguinei.

Ai No Tav interesserà sapere che il ministro Antonio papà di Cristiano ha condiviso le osservazioni del consigliere Cristiano figlio di Antonio, affermando la sua indisponibilità a consentire a chicchessia di deturpare i panorami molisani con una raffica di pale. Poiché lo stesso ministro Antonio papà di Cristiano non ha mai manifestato analoga intransigenza riguardo all'Alta Velocità, il popolo della Val di Susa ha davanti a sé una strada obbligata: eleggere consigliere provinciale il figlio di un ministro qualsiasi. E mandarlo subito a Roma a trattare con papi (Massimo Gramellini).

La Stampa, 15.3.2007