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RASSEGNA STAMPA
n. 1171
del 28/09/2007 GOVERNO/ UDEUR: DI PIETRO PREDICA, MA TROVERA' TEMPO PER LA A3?
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____________________________________________________________________________ Roma - "Non ci meravigliano le esternazioni di Di Pietro su Mastella né il fatto che il ministro delle Infrastrutture dica candidamente di non poter esprimere solidarietà al Guardasigilli per i vergognosi attacchi subiti durante la trasmissione di Rai3 Ballarò". Lo ha detto il senatore Nuccio Cusumano dei Popolari-Udeur, presidente della commissione Agricoltura di Palazzo Madama. "Del resto, questo suo atteggiamento fa parte del suo modo di rapportarsi con gli alleati - continua Cusumano - salvo poi inciuciare con il centro-destra per fare la morale a quella politica di cui lui stesso è parte integrante". "L'Udeur e Mastella - insiste il senatore - non hanno certo bisogno della solidarietà di Di Pietro, posto che, un giorno sì e l'altro pure, non ha nulla di meglio da fare che prendersela con un esponente diverso del governo - conclude Cusumano -. Intanto, tra una predica e l'altra, gli italiani aspettano ancora che il ministro delle Infrastrutture comunichi al Paese lo stato di avanzamento dei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria. Se poi, visto che c'è, volesse ragguagliare i cittadini anche sulle sue attività immobiliari farebbe a tutti cosa gradita". Lo stesso attacco arriva anche dal Campanile, il quotidiano dell'Udeur: "A Di Pietro, che ha deciso di rincorrere Beppe Grillo sulla strada della demagogia e del populismo, facciamo i nostri più sentiti complimenti per la svolta politica, tutt'altro che sorprendente, di Italia dei Valori, però al ministro poliziotto auguriamo di non finire come Robespierre che, dopo aver cavalcato l'onda della piazza, da quella stessa piazza ha finito per essere travolto". "Anche perché, a fare la morale agli altri, può anche capitare che qualcuno metta in dubbio la propria", scrive ancora 'Il Campanile' che, in una nota, cita un pezzo della Stampa, nel quale "Elio Veltri, co-fondatore di Italia dei Valori prima e dipietrista pentito poi spiega che 'non ci si può ergere a paladino del moralismo come fa Di Pietro e poi essere socio unico dell'immobiliare Antocri, acronimo dei suoi tre figli, con appartamenti nel centro di Roma e di Milano che aveva dato in affitto all'Idv che pagava con il finanziamento pubblico ai partiti'". Apcom, 27.09.2007 |