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RASSEGNA STAMPA
n. 1180
del 22/10/2007 QUALI VALORI PER L'ITALIA DEI VALORI
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Malcostumi, un esposto contro Di Pietro - «Contratti irregolari, artisti pagati in nero, dichiarazioni false alla Siae per risparmiare» ____________________________________________________________________________ Ragazzi assunti con contratti volanti, come collaboratori occasionali, e impiegati a tempo pieno nelle strutture di partito. Artisti ingaggiati per le manifestazioni elettorali e pagati in nero. Dichiarazioni fasulle alla Siae per risparmiare sui diritti d'autore. Una miscela di furbizie e irregolarità da far invidia ai partiti della Prima repubblica. Solo che la forza politica così disinvolta sarebbe nientedimeno che l'Italia dei valori, creatura di Antonio Di Pietro, che sul proprio sito esibisce lo slogan «Legalità, legalità, legalità». Ad accusare Idv di predicare bene e razzolare male è Marco Angelelli, 37 anni, maresciallo dell'Aeronautica militare, presidente del Polo tecnico, una piccola formazione politica che ha debuttato nelle scorse elezioni al fianco di Idv. Dice Angelelli: «Credo che la politica debba attenersi alla correttezza e alla moralità. In Italia dei valori non succede così. E il nostro primo dovere è dissociarci e denunciare». Detto fatto: nel giugno scorso Angelelli ha presentato un esposto alla Guardia di finanza su presunte irregolarità commesse dal partito di Di Pietro. E adesso annuncia la separazione sia dall'Unione sia dall'Idv. È la fine di un'alleanza sbocciata nell'autunno scorso quando il neonato Polo tecnico, forte di un migliaio di adesioni, aveva proposto agli uomini di Di Pietro un'intesa elettorale. Spiega Angelelli: «La nostra intenzione era candidare i nuovi italiani: immigrati di varie etnie, da anni residenti in Italia». Tre i nomi forti: Lala Maarouf, biologa, e Hassan Hanafi, cardiochirurgo, entrambi marocchini, e l'italiano convertito all'Islam Ahmad Giampiero Vincenzo. «Persone valide che abbiamo promesso di valorizzare» ammette Aniello Formisano, senatore di Idv. Solo che dei tre candidati, scivolati in fondo alle liste sia alle politiche sia alle amministrative, nessuno è stato eletto. «Una delusione» riconosce Angelelli. Ma smentisce che la denuncia contro Idv sia ispirata da un sentimento di rivalsa. «Lavoro nero, irregolarità fiscali, disinvolture contabili: da un partito come Italia dei valori ci aspettavamo ben altro» sostiene. E racconta d'aver chiesto inutilmente a Formisano un colloquio con Di Pietro. «Ora che è ministro, non riesco a parlarci neanche io» rintuzza Formisano. Il Polo tecnico, intanto, studia la prossima mossa: candidarsi alle regionali nel Molise, patria di Di Pietro. E promuovere un numero verde: un Sos per «le vittime della politica». «Altro che vallettopoli» sospira Angelelli. «I partiti sono pieni di ragazze alle quali viene detto che, se vogliono far carriera, devono essere carine con qualcuno...». (Renzo Rosati) Panorama, 2.08.2006 |