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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1202
del 24/11/2007
CONCEDENTO, VISTE LE LAUTE PARCELLE PREVISTE IN TALI CASI, INCARICHI ALLE PERSONE A LUI VICINE...
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Interrogazione a risposta scritta 4-05202

presentata da MAURO FABRIS mercoledì 10 ottobre 2007 nella seduta n.221

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture.- Per sapere - premesso che:

il Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro nel corso di una intervista riportata dal Sole 24 Ore del giorno 7 settembre 2007 ha annunciato l'inserimento nella Legge Finanziaria 2008 di una norma che prevede l'abolizione totale del sistema degli arbitrati nelle opere pubbliche, trasferendo al Ministero della giustizia i 250 milioni di euro di costo che gli arbitri hanno per la Pubblica Amministrazione ogni anno aggiungendo «In questo modo si migliorerebbero la funzionalità della magistratura ordinaria e la finiremmo con il sistema arbitrale che non garantisce trasparenza e penalizza sempre la pubblica amministrazione»;

in base alla normativa vigente in tema di opere pubbliche è prevista la possibilità per le Amministrazioni Pubbliche di declinare la richiesta di arbitrato da parte delle imprese per tutti quei contratti stipulati prima del 2000 per i quali si

applica il vecchio capitolato di appalto (decreto del Presidente della Repubblica n. 2063 del 1962) -:

se corrisponda al vero che:

a) con domanda di arbitrato notificata in data 25 giugno 2007 il signor Edoardo Longarini, in qualità di unico socio assegnatario di tutti i rapporti facenti capo alla Società Adriatica Costruzioni, in liquidazione, ha avviato un contenzioso per la risoluzione della controversia insorta in ordine al rapporto concessorio di cui ai decreti ministeriali n. 4923 del 13 novembre 1964 e n. 4370 del 17 dicembre 1975 per la realizzazione del piano di ricostruzione adottato dal Comune di Macerata;

b) il signor Edoardo Longarini, nella indicata domanda di arbitrato ha designato quale proprio arbitro l'ingegner Vito Gamberale, ex amministratore delegato di Società Autostrade S.p.a;

c) il Ministro delle infrastrutture, nel resistere all'avversa domanda, ha nominato, ai sensi dell'articolo 810 del codice di procedura civile, come proprio arbitro 1'avvocato Domenico Condello (Docente di informatica giuridica e di Diritto dell'informatica rappresentante dell'Italia dei Valori);

d) in data 26 giugno 2007, il Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro e il signor Edoardo Longarini, hanno concordato di deferire ad arbitri la controversia di cui dell'importo complessivo di 70 milioni di euro circa, designando il professor Carlo Malinconico quale terzo arbitro con la funzione di Presidente;

se l'Avvocatura Generale dello Stato sia stata interpellata ed abbia condiviso l'opportunità di definire la controversia al Collegio Arbitrale non avvalendosi delle facoltà riservata alla controparte (Ministero delle infrastrutture);

LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE CHE, AD AVVISO DELL'INTERROGANTE DA UN LATO CONDUCE UNA POLITICA DI MORALIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DALL'ALTRO PROSEGUE NELLA POLITICA DEI SUOI PREDECESSORI DI RIVOLGERSI PER LA DEFINIZIONE DEL CONTENZIOSO AL COLLEGIO ARBITRALE CONCEDENTO, VISTE LE LAUTE PARCELLE PREVISTE IN TALI CASI, INCARICHI ALLE PERSONE A LUI VICINE;

quali siano stati i criteri adottati dal Ministro delle infrastrutture per la scelta dell'arbitro di parte, del Presidente del Collegio arbitrale e di componenti della Segreteria del Collegio medesimo;

QUALI PROFESSIONALITÀ SPECIFICHE RIVESTE IN TEMA DI LAVORI PUBBLICI L'AVVOCATO DOMENICO CONDELLO CHE È STATO PREFERITO, FORSE PERCHÉ APPARTENENTE ALLO STESSO SCHIERAMENTO POLITICO DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, A SCAPITO SIA DEI DIRIGENTI DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE CHE DEGLI AVVOCATI DELL'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO. (4-05202)

Mauro Fabris, Presidente del Gruppo Parlamentare Popolari-Udeur, 10.10.2007