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RASSEGNA STAMPA
n. 1216
del 29/01/2008
MARTELLA STORY: UN «VALZER» DALLA DC FINO ALL'ITALIA DEI VALORI
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Carriera Il politico di Sezze ha militato in diversi partiti prima di approdare nelle stanze di Antonio Di Pietro - Quando gli uomini della Guardia di Finanza, ieri mattina alle ore 7,00, hanno suonato alla porta della sua abitazione di via Rieti a Latina, Paride Martella non pensava di andare incontro al momento più drammatico della sua vita politica e ad un terremoto personale.

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L'ex presidente dell'amministrazione provinciale di Latina aveva da poco toccato l'apice del suo percorso politico. Storico esponente della Democrazia Cristiana di Sezze, dopo il passaggio all'Italia dei Valori, all'inizio del 2006, dal settembre dello stesso anno aveva assunto la carica di consigliere del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, con tanto di ufficio nella capitale, a Porta Pia.

Una intensa attività politica, quella di Martella, che in questi giorni si stava concretizzando in una serie di adesioni all'Italia dei Valori da parte di esponenti politici soprattutto a Formia e Sabaudia. Ma soprattutto il suo nome era in pole position per la presidenza della nuova società mista che Regione Lazio e Anas hanno costituito per gestire realizzare e gestire importanti infrastrutture, tra cui la Roma-Latina.

L'avvocato di Sezze è stato il primo presidente della Provincia di Latina nel dopo-tangentopoli. Eletto nel 1994 sotto il simbolo dell'Udc, Paride Martella ha tenuto la massima poltrona di via Costa per due mandati, in tutto dieci anni fino al 2004, lasciando il posto al suo successore Armando Cusani. Prima di diventare presidente, Martella era già stato assessore provinciale con delega all'ambiente e consigliere comunale nella «sua» Sezze.

Proprio nel paese lepino, nelle elezioni comunali del 2003, era stato protagonista di una operazione elettorale efficace dal punto di vista della caccia ai coennsi, anche se non altrettanto sotto il profilo politico. Era stato Martella, infatti, ad ispirare la nascita delle dieci liste civiche che portarono alla elezione a sindaco di Lidano Zarra, con l'appoggio al ballottaggio di Forza Italia. Una manovra ben architettata che dopo mezzo secolo ininterrotto consentì di scalzare la sinistra dalla gestione del Comune di Sezze. Una esperienza, però, che è durata poco meno di due anni: la situazione era sfuggita di mano allo stesso Martella, tra l'altro finito in una inchiesta sulla azienda municipalizzata di Sezze, di cui era presidente, vicenda da cui è uscito con la completa assoluzione.

Negli ultimi anni della sua presidenza alla Provincia, Martella, oltre ad essere segretario provinciale dell'Udc, aveva anche cumulato le cariche di commissario dell'Azienda di promozione turistica e, appunto, presidente di Acqualatina S.p.A., la società mista (51% privato) incaricata della gestione del servizio nei Comune del bacino Ato4. Acqualatina era stata costituita il 25 Luglio 2002 e Martella nominato presidente.

Un cumulo di cariche che era aveva trovato forti critiche ed opposizioni da parte della sinistra, tanto che 18 ottobre 2004 il Tribunale di Latina aveva riconosciuto il conflitto d'interesse tra la carica di presidente della Provincia e presidente di Acqualatina SpA (Fabio Benvenuti)

Il Tempo, 24.01.2008