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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1229
del 12/03/2008
ELEZIONI: MONTANELLI (IDV), MA ‘CHE C’AZZECCANO’ QUESTI CANDIDATI CON NOI?
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Roma, 11 mar – “Più passa il tempo e più mi domando quanto dovrà ancora durare la battaglia all’interno dell’Italia dei Valori per aumentare i livelli di democraticità di questo partito”.

A dichiararlo è Wanda Montanelli, responsabile nazionale del Dipartimento Politiche di Genere e della Consulta Donne Idv a commento della composizione delle liste elettorali rese note stamani da Antonio Di Pietro.

“Onestamente – aggiunge Montanelli – il panorama inizia a divenire sconsolante anche per chi, come me, non si lascia di solito abbattere dalle avversità della vita. E’ come attraversare il deserto per raggiungere una duna più alta e poi scoprire che al di là di questa c’è solo altro interminabile, arido deserto.

Mi chiedo: ‘Ma che c’azzeccano” con il nostro partito i candidati selezionati da Antonio Di Pietro? Perché continuare a mortificare chi ha creduto in questo progetto politico e si è speso per costruire in tutti questi anni il partito Italia dei Valori e premiare solo ed esclusivamente i cosiddetti esponenti della società civile?

Quale peccato dobbiamo ancora scontare? Ci si ricorda di noi solo quando c’è da raccogliere per strada le firme per qualche referendum o organizzare convegni o promuovere iniziative. E la cosa più bizzarra è che si tenta, un po’ goffamente, di coprire l’intera operazione facendoci passare per vecchi burocrati di partito quando invece tutti sanno, e lo stesso Di Pietro naturalmente sa, che prima di aderire all’Italia dei Valori la gran parte di noi non era mai stata iscritta ad alcun altro movimento politico. Anche noi, insomma, siamo naturale espressione di quella ‘società civile’ di cui il presidente Di Pietro sembra essersi infatuato, con la non trascurabile differenza che in tutti questi anni abbiamo portato acqua, in buona fede e gratuitamente, alla causa comune.

Mi sembra che sia mancata – conclude l’esponente Idv – una certa dose di equilibrio. Candidare, come fa Veltroni, una dozzina di ‘outsider’ in un partito che può contare su un complesso di centinaia di parlamentari è una cosa. Altro è candidare lo stesso numero, o un numero addirittura maggiore, di ‘non-politici’ in un partito piccolo come il nostro che porterà in Parlamento appena qualche decina di eletti. Anche perché – vorrei non si dimenticasse - se non ci fosse stato il ‘Porcellum’, il presidente Di Pietro avrebbe dovuto dare oggi ampie spiegazioni a chi, come noi componenti ‘strutturali’ dell’Idv, ha intessuto nodo dopo nodo il legame con il territorio e ha mantenuto vivo il contatto con il corpo elettorale permettendo al partito di esistere. Con questa legge non vi è neppure tenuto”.

Wanda Montanelli, Responsabile Dipartimento Politiche di Genere IDV