Da qualche giorno Glauco ci ha lasciato. Un rispettoso silenzio ha caratterizzato quest’ultimo nostro periodo. Ora sento la necessità di spendere due parole, di proferire una riflessione.

Glauco da oltre un anno e mezzo, condivideva con noi il nostro bellissimo progetto, la nostra amicizia, il nostro cammino. La sua era una presenza discreta e rispettosa di tutti, sempre attenta ed interessata, sensibile al rispetto delle persone, dei diritti ed alla tutela della giustizia.

Il sorriso caratterizzava sempre il suo essere persona dai modi gentili, dal carattere forte ed “antico”, un triestino “doc”, di quelli abituati a convivere con il pericolo che poteva giungere, in qualsiasi momento, dall’est europeo, ai tempi della guerra fredda, di quelli consci che il rispetto della natura che il mare di Trieste impone, è condizione “sine qua non” perché l’umanità possa sperare in un futuro migliore.

Mi è stato molto vicino. In un momento difficile della mia vita, questi ultimi mesi, non ha mancato di farmi sentire, come tanti altri amici, la sua presenza, di rincuorarmi, di consigliarmi personalmente. Per la discrezione che lo caratterizzava ma ligio al suo alto senso di giustizia, per non disturbarmi eccessivamente, decise di utilizzare la penna per consigliarmi. Conservo ancora le sue note e le sue lettere che mi faceva giungere, dense di indicazioni e consigli di chi probabilmente nella vita aveva già provato certe amare sensazioni, simili delusioni, di chi non accettava, per sue profonde convinzioni, che i torti avessero la meglio sulle gratificazioni, che il male potesse prevalere sul bene.

Molte furono le telefonate che mi fece, d’iniziativa, le parole giuste che mi diceva, i consigli che mi dava. Ed erano per me meglio di una qualsiasi medicina. Un toccasana in un momento di profondo mio smarrimento ed amarezza.

La gente di mare è sempre così. Generosa, sorridente, disponibile, incorruttibile, piena di ricordi e velata da un filo di tristezza. Il suo lavoro lo aveva portato a conoscere la gente, a capirne i pregi ed i difetti, a comprenderne gli stati d’animo. Era necessario per la sua attività. E questo lo aiutava a stare sempre dalla parte del giusto.

Ho perso un amico, un carissimo amico, un padre, un fratello. Un sostegno nei momenti difficili, un compagno di chiacchiere nei momenti di gioia e convivialità. La sua voce roca ed il suo viso pieno e sorridente rimangono in me come ricordo indelebile.

Ed è proprio così! Le persone perbene restano, per sempre, nel tempo……………. Ciao Glauco.