|
Home | Per conoscermi | News | Editoriali e Comunicati | Incontri ed eventi | Rassegna Stampa | Archivio Foto e Video |
EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1270
del 24/06/2003 POLIZIOTTI SENZA MACCHINE
indietro »
INTERVENTO inviato agli organi di stampa _________________________________________________________________________ E’ assai sconfortante scoprire che, nella realtà, la sicurezza non è la priorità di questo governo. E’ assai grave che le forze dell’ordine debbano fronteggiare tutti i giorni i pericoli connessi al loro lavoro in assenza di mezzi, finanziamenti, assistenza e supporto logistico. Assurdo appare non assisterli nelle spese legali, quando siano coinvolti, ingiustamente, in lunghi e costosi riti penali, come se la difesa e la sicurezza dei cittadini di una città fosse una cosa privata tra loro e gli uomini in divisa. E appare alquanto tardiva la denuncia dell’assessore/deputato Saia che, solo dopo quattro anni del suo mandato, si rende conto che il nostro governo non ha mantenuto le promesse in materia di sicurezza, promesse che avevano, al tempo, anche caratterizzato la campagna elettorale dello stesso assessore. E tutto questo nonostante esso goda di una tribuna privilegiata, la Camera dei Deputati. Non illudiamo i cittadini sulla sicurezza con la creazione di nuove aleatorie sovrastrutture (il poliziotto di quartiere, il SIS, il vigile di quartiere, i vigilantes a cavallo e quant’altro) se poi, nella pratica, non riusciamo a far funzionare bene quello che da anni già c’è. Bene fa il Questore Rodolfo Poli a chiarire che il problema della sicurezza non è solo risolvibile tramite la repressione ma, in contemporanea, deve essere sviluppata anche una strategia mirante all’integrazione sociale delle fasce emarginate, allo sviluppo di una politica del sociale che dovrebbe essere il compito primario di chi amministra la città di Padova. La giunta ed i suoi assessori non possono quindi delegare il problema alle sole forze dell’ordine ed al suo Questore venendo così meno ad un loro specifico dovere verso i cittadini della città. Le volanti, a Padova, per mancanza di mezzi, sono costrette a prendere servizio con le Punto? Ho la netta sensazione che, fra meno di un anno, anche i cittadini di Padova diranno “Punto e.... a capo! Voltiamo pagina!”
Armando Della Bella - Coordinatore di Cittadini Attivi |