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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1387
del 06/04/2008
LO SCANDALO FONDAZIONE BREDA
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Comunicato stampa inviato a tutte le redazioni e testate giornalistiche

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E’ notizia di questi giorni che la Fondazione Breda di Padova è nell’occhio del ciclone. Enorme è lo scandalo che l’ha investita.

“Prendiamo atto che la Fondazione Breda è destinata al fallimento – è il commento di ARMANDO DELLA BELLA, dell’ UNIONE DEMOCRATICA CONSUMATORI, capolista in Veneto, alla Camera dei Deputati e coordinatore dell’associazione CITTADINI ATTIVI di Padova – chi la gestiva ha dilapidato tutti i lasciti effettuando discutibili operazioni immobiliari (forse per favorire gli amici e “compagni di merende”). Non è rimasto più nulla. Ancora una volta si dimostra quanto la CASTA politica oggi sia inaffidabile nel gestire il bene pubblico, gravissimo quando si tratta di lasciti a scopo benefico.”

“Non sono assolutamente d’accordo con il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, quando paragona questo scandalo, se pure gravissimo, allo scandalo Alitalia - osserva ancora il candidato capolista – questo è molto più grave, perché mentre Alitalia è una SpA a scopo di lucro, la Fondazione Breda è un ente di tipo assistenziale e benefico e quindi un maggior rigore morale ed etico avrebbe richiesto maggiore attenzione alle politiche di bilancio ed una più accorta ed attenta gestione finalizzata al bene della comunità e non agli interessi di parte, clientelari, nepotistici ed affaristici. Non è accettabile che non esistano forme di controllo approfondite in maniera chiara e precisa e sulle quali Comune, Provincia e Regione devono vegliare per proteggere un bene della comunità. Ma forse tutti sapevano e si è fatto finta di nulla.”

“Si dimostra ancora di più quanto nella politica persistano conflitti d’interesse, voto di scambio ed opportunismo politico - conclude Della Bella – l’unica soluzione è veramente cambiare la classe politica. Passare da una politica professionista ad una politica davvero votata al servizio del cittadino e della comunità. E’ immorale lucrare o fare affari sulla pelle di persone che soffrono e che hanno bisogno di aiuto: gli anziani, i disabili, i malati, per di più in modo vergognoso usando le risorse della comunità lasciate per nobili scopi.”

Maria Andropoli - CITTADINI ATTIVI Ufficio Stampa