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RASSEGNA STAMPA
n. 1426
del 11/01/2009
LA MOGLIE DI MAUTONE: DI PIETRO JR VOLEVA FAVORI - SUO PADRE USA IL CENCELLI
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Maria Giovanna Papa «Prima lo stimavo, ora sfrutta gli eventi» - Potere e carisma «Quando a mio marito dicevo che a Napoli aveva potere, intendevo carisma. I ricatti al leader dell' Idv? Non materiali»

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NAPOLI - Maria Giovanna Papa sgrana i larghi occhi chiari, umidi di lacrime: «Gesù! Questa storia è come un masso caduto dal cielo. Mio marito: un gentiluomo d' altri tempi, altroché». Non ce la fa a sorridere».

Signora Maria Giovanna, suo marito Mario Mautone, ex-provveditore alle Opere pubbliche della Campania, è agli arresti domiciliari per corruzione, turbativa d' asta...

«Ma si chiarirà tutto, ne sono certa. Ce ne fossero di funzionari onesti come lui nella pubblica amministrazione».

Le ha lette le intercettazioni che lo riguardano? Qualcuna riguarda anche lei...

«Un' infamia. Un colpo al cuore. Alla nostra dignità. Ci sono tante di quelle volgarità in quelle pagine. Fraintendimenti...».

Quali, per esempio?

«La parola potere».

Ovvero?

«Quando dico a mio marito che non deve andare a Roma perché il potere ce l' ha a Napoli, voglio dire carisma. A Napoli ha gli amici, la gente che gli vuole bene, tanta. E tanta ci ha dimostrato solidarietà, affetto in questi giorni di Natale. Ma anche lo storia dei ricatti è stata interpretata male...».

I ricatti che lei dice a suo marito di dover fare ad Antonio Di Pietro per non farsi trasferire?

«Già. Quella è la frase di una moglie che parla con il marito. Ricatti: mica materiali. Io intendevo: diglielo a Di Pietro che se tu mi porti via non sono più in grado di assecondare le richieste di tuo figlio. Né un altro sarà disponibile quanto me ad assecondarle quelle richieste».

Faceva tante richieste Cristiano Di Pietro a suo marito?

«Basta guardare le telefonate: è sempre lui che lo chiamava. E poi...».

Poi?

«Poi non è vero, come è stato scritto, che da quando mio marito è stato trasferito a Roma Cristiano Di Pietro ha smesso di chiamarlo. C'è nelle carte dell' inchiesta: un sms di auguri il 20 dicembre del 2007. E una telefonata il 15 gennaio 2008».

Nelle intercettazioni c' è scritto che lei, parlando a suo marito, gli rimprovera di aver dato retta a «quel cretino di Di Pietro...».

«È un gergo privato. Uno sfogo: ma come? Il ragazzo ti ha fatto tante richieste che tu hai esaudito, (sempre e tutte nella legalità) e Di Pietro cosa fa? Ti trasferisce per logiche di partito?».

Logiche di partito?

«Il provveditore alle opere pubbliche che ha preso il posto di mio marito è un uomo dell'Italia dei Valori. Un parente».

«Cretino» riferito a Di Pietro è lo sfogo privato di una moglie? E il giudizio pubblico?

«Io Antonio Di Pietro lo stimavo ai tempi di Mani Pulite. Ma la verità è che non è quello che sembra. Lo conosco da vicino, è uno che sfrutta la situazione».

In che senso?

«Diciamo che il manuale Cencelli non è stato mai dismesso. Si fa bene a predicare virtù in astratto. E invece mio marito...».

Suo marito?

«Un uomo di valore. Io lo so che è stato promosso per essere rimosso. Eppure quando è andato a Roma al ministero con Di Pietro si è messo subito a disposizione».

E come è andata?

«Alla fine lavorava più a Roma che a Napoli. Di Pietro lo portava sempre con sé per chiedere le consulenze sulle cose più importanti».

Per questo Di Pietro aveva fatto pressioni per farlo diventare assessore?

«Ma va là. Mio marito della politica non ne vuole sapere. E aveva già rifiutato di fare l' assessore con la Iervolino. Non voleva colori politici».

Suo marito è amico di Alfredo Romeo?

«No, lo conosce soltanto per motivi istituzionali. Si sono sentiti per la prima volta nel 2007. Tutta questa storia della Global Service...».

Tutta questa storia?

«Mio marito non sapeva nemmeno che dietro la Global Service c'era questo Romeo. Lui aveva parlato soltanto con l'assessore Nugnes, pover'uomo».

Nelle intercettazioni ci sono anche storie private che raccontano tradimenti di suo marito...

«Che sciocchezze. Mi offendono soltanto le supposizioni di questa volgarità. Conosco mio marito».

E quindi?

«Avrà usato un linguaggio sciolto. Lo sa come si fa tra uomini? Si usano parole in libertà. Ma Mario è un marito eccezionale. Un padre esemplare. Anche questo è un masso caduto dal cielo». (Alessandra Arachi)

Corriere della Sera, 31.12.2008