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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1455
del 22/11/2009 COORDINAMENTO NAZIONALE
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Il vasto malcontento nei confronti della gestione dell’IdV che, prima in modo sotterraneo, poi in modo sempre più scoperto, è venuto a galla in questi ultimi mesi, si sta concretizzando sul territorio in una serie di iniziative tese ad organizzare il dissenso e a non disperdere le energie positive che in tutta Italia si sono raccolte attorno al progetto politico dell’Italia dei Valori. Il movimento di contestazione sorto dalle basi e in rete, volto a chiedere un rafforzamento degli spazi interni di democrazia oltre all'attuazione, anche a livello locale, di un’azione politica coerente con i valori fondanti del partito, ha trovato agli inizi di ottobre immediata e spontanea espressione nel gruppo Facebook “S.O.S. Italia dei Valori”. Dopo aver in breve tempo raccolto oltre 1500 adesioni, il gruppo, superando la dimensione virtuale, si è strutturato in un coordinamento formato da responsabili regionali e provinciali che si sono impegnati nel conseguimento di un comune obiettivo. L’interesse che, assieme alle polemiche, sta investendo l’operato dei militanti in protesta, trascina con sé - quasi inevitabilmente - anche un rischio di strumentalizzazione sia esterna che interna al gruppo: al coordinamento neo-costituitosi è sembrato pertanto necessario ribadire con forza ed in maniera ufficiale quale è stato, è e rimane l’obiettivo del movimento coagulatosi intorno ad “S.O.S. IdV”, onde evitare di andare incontro a quegli stessi mali della politica che sono all’origine del malcontento. Innanzitutto va precisato che l’ipotesi di una possibile spaccatura del partito ad opera dell’on. De Magistris è evidentemente stata prospettata esclusivamente da quelle “mele marce” che lo stesso Di Pietro dice di voler estromettere e giammai dai militanti né, tanto meno, dall’on. De Magistris o da quanti altri costituiscono per la base del partito un forte punto di riferimento. In secondo luogo, va ribadito che l’unico intento del gruppo è quello di restituire alla politica dell’IdV la dignità necessaria ad essere una opposizione credibile e a divenire una forza di governo onesta, coerente e capace di dare risposte concrete ai tanti bisogni dei cittadini. La denuncia di una gestione troppo verticistica, familistica ed alle volte poco chiara di un partito che finisce spesso per liberarsi delle persone motivate e meritevoli dando spazio a coloro che perseguono esclusivi interessi personali, costituisce pertanto un passo doloroso, ma quanto mai necessario per effettuare quell’opera di pulizia che lo stesso Di Pietro dichiara ormai improrogabile. La sudditanza a personaggi spesso equivoci ed espressione dei peggiori interessi politici, cui si offrono cariche e candidature in cambio di millantati pacchetti di voti, l’azione di molti dirigenti locali tesa ad impedire la crescita di una classe politica nel partito, l’assoluta mancanza di trasparenza e di democrazia nella gestione locale che sta determinando il pericoloso scollamento della base dai suoi stessi vertici, l’incoerenza tra la teoria e la pratica di un partito che spesso non accoglie, bensì utilizza, la società civile come specchietto per le allodole al solo scopo di garantire interessi personali di singoli esponenti, sono cose che Di Pietro non può più continuare ad accettare. L’intento di “S.O.S. Italia dei valori” non è, né è mai stato, quello di colpire e/o sostituire il leader del partito, bensì quello di “costringerlo” a colpire e sostituire azioni e persone che non sono in linea con i principi fondanti di Italia dei Valori. Il gruppo chiede quindi al Presidente Di Pietro una maggiore attenzione affinché ciò che egli stesso dice non sia contraddetto nel territorio da ciò che a suo nome viene fatto e gli offre la propria leale collaborazione, chiedendo però in cambio risposte concrete, che possano evidenziarsi in modo inequivocabile sul territorio come reale volontà di svolta e di rafforzamento dei legami del partito con quella società civile - fortunatamente ancora estranea ai giochi di potere - che tanta linfa vitale potrebbe portare all’interno dell'Italia dei Valori e tanto potrebbe contribuire a liberare la politica dalla morsa del malaffare. Con medesima lealtà e spirito sempre costruttivo, il gruppo chiederà alla dirigenza del partito di risolvere questioni nazionali assai spinose, come quella della gestione economica, le quali, benché possono trovare giustificazione nell’iniziale struttura di IdV come movimento, non possono persistere in quello che è ormai un partito in forte crescita senza togliergli credibilità proprio in rapporto a valori fondanti quali quelli della trasparenza, della legalità e della democrazia. Si auspica, poi, da parte del Presidente Di Pietro la volontà e la capacità di riavvicinare al progetto politico dell’IdV quei militanti che ne sono stati allontanati per l’unica colpa di aver manifestato il proprio dissenso, nonché le tante persone che si sono viste costrette all’abbandono del partito dalla necessità di non venir meno alla propria coerenza. In attesa di conoscere e valutare le posizioni dei responsabili “S.O.S. IdV” non ancora incontrati – per una ovvia difficoltà logistica iniziale – e designati come tali mediante l'unico criterio attualmente possibile (quello della buona fede), a sottoscrivere tale documento, con il fine di fare immediata chiarezza circa la volontà del gruppo di perseguire come unici scopi quelli sopra dichiarati, sono i responsabili delle regioni Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia (rispettivamente Anna R.G.Rivelli, Francesca Tomasini, Antonella Giannuzzi e Gaetano Montalbano). I sottoscrittori dichiarano, infine, di volersi riconoscere nella denominazione “S.O.S. Italia dei Valori” in quanto unico coordinamento nazionale del dissenso ad aver con chiarezza esplicitato e sottoscritto i propri intenti e le proprie finalità. S.O.S. Italia dei Valori |