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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1463
del 08/03/2014
8 MARZO, UNA GIORNATA DI PARI OPPORTUNITA’
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Ogni anno l’8 marzo ricorre la “Giornata internazionale della donna” (comunemente definita “festa della donna”) per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. E’ una giornata volta ad un reale e intenso momento di riflessione sulle condizioni passate e attuali della donna.

Il nostro Paese è il fanalino di coda nelle classifiche europee per quanto riguarda la partecipazione femminile al mondo del lavoro e rispetto ai processi decisionali della politica. Il “World economic forum” ci colloca in 80esima posizione su 135 Paesi. A guidare la classifica è il nord-europa, mentre continua l’arretramento dell’Italia, scivolata anno dopo anno verso il fondo della graduatoria.

Nel 2012 il nostro Paese ha perso sei posti rispetto al 2011 e al 2010. L’Italia e’ il terz’ultimo paese OCSE, davanti a Turchia e Messico, per livello di partecipazione femminile nel mercato del lavoro: 51% contro una media OCSE del 65%. Meno del 30% dei bambini al di sotto dei tre anni usufruisce dei servizi all’infanzia e il 33% circa delle donne Italiane lavora part-time per conciliare lavoro e responsabilità familiari (la media OCSE è 24%).

Le donne sono spesso percepite come le prime responsabili per la cura della famiglia e della casa. Il tempo dedicato dalle donne italiane al lavoro domestico e di cura – in media 3,6 ore al giorno in più rispetto agli uomini – limita la loro partecipazione al lavoro retribuito. Una maggiore partecipazione femminile al lavoro non solo aiuta a sostenere il reddito familiare, elemento essenziale in periodi di forte disoccupazione, ma contribuisce anche a mitigare la pressione che deriva dall’invecchiamento della popolazione. Nel 2010 le donne erano un terzo dei manager e, nel 2009, il 7% dei membri dei consigli di amministrazione delle aziende quotate, poco meno della media OCSE (10%).

Le “Pari opportunità” rappresentano per noi CITTADINI ATTIVI uno strumento essenziale per la rimozione degli ostacoli che discriminano e impediscono lo sviluppo delle potenzialità individuali e sociali, nel lavoro e nella vita, riconoscendo ad entrambi i generi, maschile e femminile, pari dignità.

Buona giornata a tutte voi, che sia lunga un anno!

Armando Della Bella