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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1472
del 07/01/2012
I PRESIDENTI
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E’ Incredibile! La notizia che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, abbia pagato il biglietto per vedere un film al Festival del Cinema di Roma, ha inondato i mass media. La voce, circolata dopo la proiezione del film 'L'industriale', ha poi trovato conferma: il capo dello Stato aveva pagato di “tasca propria” il biglietto per assistere alla proiezione del film di Giuliano Montaldo. Emissari del Quirinale erano andati in mattinata ad acquistare il biglietto per il Presidente che poi si e' presentato come un qualsiasi cittadino alla proiezione del film.

La notizia, che in un qualsiasi altro Paese europeo caratterizzato da alto senso per lo Stato sarebbe passata del tutto inosservata e mai ripresa dalle agenzie di stampa, in Italia ha suscitato scalpore. Non eravamo abituati, non ci siamo abituati, non ci hanno abituato a questo agire, a questo modo di fare, a questo principio di sobrietà ed umiltà, a questo sentirsi uno tra tanti, al considerare l’esercizio del potere come servizio alla gente del proprio Paese piuttosto che, invece, un’opportunità per vivere al di sopra della media, al di sopra di ogni sospetto e nell’impunità.

La serata distensiva dopo una intensa giornata di lavoro, quel momento che ti consente di scaricare la tensione accumulata tra snervanti mediazioni, incontri di vertice, riunioni di Gabinetto, incontri istituzionali, si traduce nella visione di un film, sotto gli occhi di tutti e non di pochi invitati “a Palazzo”, in un luogo pubblico e non in un semi-interrato privato o in una camera d’albergo, pagando il biglietto e non concedendo regalie.

La “Casta” potrà vantare un briciolo di credibilità quando darà per davvero il “buon esempio”, tirando anch’essa, come tanti concittadini, la famosa “cinghia”. Per chi amministra la “res publica” vuol dire rinunciare a privilegi e a sprechi. Nel momento in cui la gente a fatica raggiunge la fine del mese e non riesce più a risparmiare un euro, ostentare il lusso è atteggiamento indegno ed immorale. Così come sono devastanti i cattivi comportamenti nei luoghi deputati all’emanazione delle leggi e dove poi a fatica le si rispetta, dove ci si insulta e ci azzuffa per questioni personali ed insignificanti, dove il “pianista” vota per il collega assente, dove sono più i giorni di assenza che di presenza. E’ l’Italia degli opportunisti e dei furbi, che ha avuto il sopravvento sull’Italia degli onesti e così sarà fino a quando non ci sarà un riscatto morale, una ribellione delle coscienze di fronte a tanto degrado morale ed etico.

Un Paese che da tempo è diviso in due parti: da una parte una rissa perenne, sterile, infruttuosa, priva di risultati oggettivi, dall’altra una crescente sofferenza caratterizzata da impotenza e rassegnazione, con un quarto degli italiani a rischio povertà e con servizi sociali ridotti all’osso. Alle porte il rischio di una guerra tra poveri. A 150 anni dall’Unità d’Italia, si assiste al “crollo” e al degrado morale di un Paese da sempre ricco di storia, cultura e tradizioni, devastato da striscianti divisioni che minano la sua integrità.

Ora nasce il “Governo Monti”, il governo dei “tecnici” che sancisce così il fallimento della classe politica, che “commissaria” il Paese, un governo ora sostenuto da più dell’80% degli italiani, speranza di un’Italia che c’è e che è migliore e più solidale di quella vociante e rissosa che ogni giorno vediamo su mass media, un’Italia che stenta ad emergere e che ora si coagula attorno ad un esecutivo che con la politica ha dichiarato di aver nulla a che fare.

Le poltrone della «Casta», per la prima del 7 dicembre alla Scala, le uniche rimaste ancora libere, da quest’anno sono in vendita al prezzo di quasi 2 mila euro l'una. Un centinaio di tagliandi extralusso tradizionalmente riservati alla “Politica”. Sobrietà e rigore, una svolta. A Roma, il Presidente Monti recupera dal garage la più “stagionate” auto blu italiane Fiat Croma, Lancia K e Alfa Romeo 156 e lascia dentro le auto di lusso, ultimo modello, Audi, Bmw e Volvo. In garage anche la Maserati Quattroporte blindata (mai usata) dal Presidente Berlusconi e le diciannove Maserati Quattroporte acquistate dal Ministero della Difesa.

Un segnale, una speranza per un futuro migliore. Forza Presidenti, siamo con Voi.

  

Armando Della Bella

copyright © novembre 2011

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Armando Della Bella, giornalista iscritto all'Ordine