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RASSEGNA STAMPA
n. 2237
del 19/08/2007
PRIVILEGIATI SÌ, MA A CARO PREZZO
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Si ricredano gli scettici: "Noi in Parlamento portiamo alta professionalità. E la professionalità si paga. Rapportate a funzioni, responsabilità, qualità del lavoro e metodologia d'ingresso, le retribuzioni dei dipendenti parlamentari sono adeguate alle leggi del mercato". Silvano Sgrevi, documentarista della Camera e segretario Uil degli organi costituzionali, non ha dubbi: le paghe eccellenti delle due Camere compensano "professionalità e sacrifici".

Quali sono i sacrifici?

"Puoi essere richiamato dalle ferie in qualsiasi momento, essere distaccato per mesi all'estero, al Parlamento europeo. E questo a livello familiare comporta grandi problemi. Non sono poche le coppie che hanno problemi di relazione. La più preparate capiscono cheil sacrificio viene compensato da un alto livello di vita per i familiari. Ma per il resto si sfiora il disastro. Il sindacato ha tentato di verificare le situazioni relazionali e matrimoniali dei dipendenti. Non siamo andati in profondità: ci siamo spaventati per quello che abbiamo trovato".

Cominciamo dall'inizio della carriera, la selezione. Davvero così dura?

"Per Camera e Senato è spietata. Concorsi veri, selezione vera: esattamente come la pubblica opinione chiede".

D'accordo, ma le retribuzioni appaiono decisamente esagerate.

"Il nostro orario di lavoro è però di 40 ore settimanali e comprende anche gli straordinari. Qui si lavora veramente. Una discussione politica in aula non viene interrotta perché l'orario dei dipendenti è terminato. Si va via solo quando l'attività è esaurita. E poi ci sono le rinunce".

Rinunce? E quali?

"Quelle sindacali, per esempio. Noi non abbiamo mai fatto scioperi. E non è che i problemi non ci siano. Nell'85 abbiamo protestato al Senato, ma non abbandonando il posto di lavoro. Semplicemente ci siamo messi un fiore all'occhiello per segnalare la nostra protesta".

E a cos'altro rinunciate?

"Per difendere i nostri diritti non possiamo ricorrere al giudice ordinario. I dipendenti parlamentari devono sottostare a un giudizio interno, alle procedure dell'autodichia. In caso di controversie siamo sottoposti al giudizio di una commissione composta da deputati o senatori. E qui si verificano non poche incongruenze. Tu magari sei costretto a fare ricorso contro un provvedimento dell'Ufficio di presidenza, ma è lo stesso organo del secondo grado di giudizio".

Privilegi pensionistici: retributivo per tutti, età d'uscita bassissima. Può durare?

"No. Nessun dubbio sulla necessità di passare a una previdenza allineata a quella degli altri lavoratori. Ma sulle modalità vogliamo discutere. Se vuoi personale con grande attaccamento alle istituzioni per le quali lavorano devi per forza dargli dei riconoscimenti".

L'Espresso, 17.8.2007