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RASSEGNA STAMPA
n. 2285
del 24/10/2007 UNA PENSIONE ANCHE PER L’EX LATITANTE TONY NEGRI
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Una manciata di giorni, giusto il tempo per ambientarsi e portarsi dietro, lui che è un “cattivo maestro”, il titolo ”onorevole” vita natural durante. E mica solo quello. Perchè Toni Negri, leader dl Potere operaio e ora scrittore di fama mondiale, ogni mese si mette in tasca 3 mila e 108 euro di vitalizio. La manna comlnciò nel 1983. Era detenuto per associazione sovversiva e insurrezione armata contro i poteri dello Stato per l'attività sua e del suo gruppo. A Marco Pannella, leader del Partito Radicale, venne l'idea di farlo eleggere in Parlamento per farlo uscire dal carcere. E finì proprio così. Candidato nelle liste dei Radicali, venne eletto il 26 giugno. Diventato deputato, si presentò alla Camera per l’insediamento. Partecipò ad alcune sedute, ma senza mai proporre una legge o qualcosa che le assomigliasse. Niente di niente. Il 21 settembre, però, i deputati accolsero la richiesta di arresto presentata da un magistrato. A quel punto Negri scappò in "esilio" in Francia. E da quel giorno non si è più visto a Montecitorio. Se non negli elenchi dei "parlamentari cessati" cui deve essere corrisposto il vitalizio. Libero, 27.09.2007 |