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RASSEGNA STAMPA
n. 2286
del 24/10/2007
IL CLUB DEI SENATORI D’ORO - TRECENTO IN PENSIONE DOPO CINQUE ANNI
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L’elenco dei vitalizi percepiti da chi è passato per Palazzo Madama: assegni fino a diecimila euro

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Sono ottocentosessantuno. I meno fortunati Incassano appena 3.108 euro al mese, mentre quelli più agiati intascano ogni trenta giorni un assegno da 9.947 euro. Sono gli ex inquilini di Palazzo Madama, e 1e cifre sopra accennate sono le pensioni - cifra lorda - che mensilmente le casse dello Stato corrispondono loro.

L’ammontare del vitalizio è proporzionale agli anni trascorsi a legiferare nella Camera alta: chi ci ha passato cinque anni, in tutto 286 cx onorevoli, incassa 3.108 euro (cifra che sale a 3.232 euro per chi si è fatto sei anni, a 3.605 per chi ne ha fatti sette e a 3.978 per chi ne ha fatti otto). Chi è stato senatore per due legislature - dieci anni - porta a casa ogni mese una pensione da 4.725 euro, cifra che lievita a quota a 5.098 per chi ha servito undici anni, a 5.844 per chi se ne è sobbarcati tredici e a 6.217 per chi ne ha fatti quattordici. Tre lustri trascorsi in Senato valgono 6.590 euro, diciassette anni 7.336 e diciotto 7.709.

Quattro legislature sono ricompensate con una pensione di 8.455 euro, che diventa dl 8.641 per chi abbia servito lo Stato per 2l annl, di 8.828 per chi ha lavorato 22 anni, di 9.014 per chi ne ha fatti 23 e di 9.201 per chi si è fermato a quota 24. Venticinque anni dl lavoro a Palazzo Madama valgono un vitalizio da 9.387 euro, ventisette danno diritto ad un assegno dl 9.636, mentre ventotto sono ricompensali con 9.760 euro dl pensione. Da trent’annl di lavoro in su, l'assegno percepito è standand: 9.947 euro.

Tra gli ottocentosessantuno beneficiari, come preventivabile, abbondano i politici dl professione, i big della prima Repubblica del calibro di Antoolo Gava, Franca Falcucci, Claudio Petruccioli, Vittorio Foa e Nicola Siguorello. Accanto a loro, tanti membri della famosa società civile, persone candidate dai partiti per motivi più dl immagine che politici e che, rimaste in Senato per una legislatura o più, continuano ad intascare lauti vitalizi: è il caso dl Luciano Benetton, Mario D’Urso, Claudio Magrls, Maria Fida Moro, Francesco Pintus, Guido Rossi, Pasquale Squittieri e Corrado Stajano (cinque anni, 3.108 euro); di Demetrio Volcic (8 anni, 3.978 euro), Vittorio Cecchi Gori (10 anni, 4.725 euro), Ferdinando Imposlmato (15 annI. 6.590 euro), Gianfranco Pasqulno (15 annI e 6.590 euro anche lui) e via elencando.

Ogni anno Palazzo Madama spende in pensioni circa 60 milionI a fronte dei 4 mIlioni 800 mIla di entrate ricavate dai versamenti dei senatori in servizio. Il disavanzo tra entrate pievidenziali ed uscite, ammontante per entrambi i rami parlamentari a 174 milioni di euro (dato relativo al 2006) viene ripianato ogni dodici mesi dallo Stato. Poi dice che ad abbassare le tasse quest'anno non ce la faranno. (M. G.)

Libero, 27.09.2007