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RASSEGNA STAMPA
n. 2332
del 25/06/2008
NULLATENTENTI, MA CON LO YACHT
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Treviso: scoperti venti evasori-armatori. Erano proprietari di maxi-barche da 600 mila euro

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TREVISO - Nullatententi, ma con lo yacht. Gli evasori-armatori sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza a Treviso. Sono una ventina di «sfortunati» contribuenti, inesistenti per il fisco o con dichiarazioni da fame, che in realtà non se la passavano così male: le fiamme gialle hanno scoperto che erano proprietari di barche fino a 600 mila euro di valore, terreni, auto di lusso, appartamenti e ville. Ora dovranno spiegare al fisco come hanno potuto acquistare quei beni.

Tutto è venuto a galla quando i militari delle Finanza di Treviso hanno approfondito la situazione patrimoniale di 111 persone che avevano acquistato tra il 2004 e il 2007 imbarcazioni di valore superiore ai 100 mila euro.

RETATA - Nei controlli sono emersi movimenti di capitale in Italia e con l'estero, aperture di società, contratti di proprietà di immobili e di auto di lusso. Dei 111 trevigiani controllati 20 erano sconosciuti al fisco: altri 11 invece avevano dichiarato nel 2007 redditi pari a zero euro. Del totale, 14 sono risultati possedere da 2 a 11 appartamenti, ma c'è anche chi è risultato proprietario di 50 immobili a fronte di una dichiarazione di poco superiore ai 5 mila euro annui.

Tra le verifiche è emersa la posizione di una persona, residente sempre nella provincia della Marca, che aveva trasferito all'estero oltre 500 mila euro per motivi non commerciali. Per l'erario, però, anch'egli era inesistente.

Quanto agli «armatori» delle potenti imbarcazioni, tutte d'altura, si tratta di liberi professionisti, presidenti di consigli di amministrazione, alcuni semplici azionisti di società di diverse dimensioni. Alcune delle maxi-barche erano ormeggiate in Sardegna, altre in ameni porti turistici sul litorale Adriatico. Gli yacth battevano bandiera «trevigiana», ovvero erano iscritte al registro nautico di Treviso.

Per ora le barche non sono state sequestrate, ma vengono considerate dalla Gdf «oggetti di manifesta ricchezza». I finanzieri intendono scoprire, attraverso accertamenti anche bancari, se il possesso di questi beni sia frutto di un'evasione fiscale. Tra qualche giorno i primi 20 interessati, proprietari di imbarcazione dal valore dichiarato dai 100 mila ai 580 mila euro, verranno convocati dalla Finanza e dovranno spiegare come hanno potuto permettersi un simile lusso.

Corriere della Sera, 21.06.2008