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RASSEGNA STAMPA
n. 2335
del 26/06/2008 TORNA IL CASO BERLUSCONI-SACCÀ
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I rapporti con un componente dell'Autorità delle Comunicazioni e le pressioni su Willer Bordon ______________________________________________________________________ ROMA - Nuove intercettazioni relative ai rapporti tra il premier Silvio Berlusconi, allora capo dell'opposizione, e l'ex direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà (foto), sono pubblicate sul settimanale Espresso in edicola venerdì e anticipate sul sito della testata. Risalgono al 2007 e fanno parte delle 9mila telefonate depositate nell'inchiesta napoletana per corruzione contro il Cavaliere e lo stesso Saccà. LO SCAMBIO - Secondo la Procura partenopea Saccà usa il suo ruolo per ricevere in cambio un aiuto per la sua futura attività privata («Agostino, ti contraccambierò quando sarai imprenditore»). Per Berlusconi il fine ultimo sarebbe quello di convincere un politico di sinistra a passare dalla sua parte: la cosiddetta "operazione libertaggio". Un'operazione che ha un "uomo chiave": Giancarlo Innocenzi, ex sottosegretario alle Comunicazioni nel governo Berlusconi e prima ancora dirigente di Mediaset. Poi membro dell'Autorità garante delle Comunicazioni. BORDON - Ad agosto 2007, quando il governo Prodi traballa, Innocenzi entra in scena e si occupa del senatore di centrosinistra Willer Bordon (a sua volta intercettato durante un colloquio con Saccà per difendere la fiction di De Angelis "Incantesimo"a rischio chiusura). La moglie di Bordon, Rosa Ferraiolo, fa l'attrice: Innocenzi chiede al produttore Guido De Angelis di farla lavorare. È lui stesso a raccontarlo il 2 agosto a Saccà. Il direttore di RaiUno, Fabrizio Del Noce, li ferma per un problema di costi. Saccà teme che Del Noce racconti la vicenda della moglie di Bordon: «Perché possono capire che c'è un gioco più grosso». DE ANGELIS - Non mancano però intercettazioni legate alla possibilità di far lavorare in Rai alcune soubrette. Berlusconi avrebbe chiamato più volte per raccomandare delle amiche, trovando un interlocutore proprio in De Angelis, che - spiega il settimanale - manda via un'attrice selezionata per merito per fare posto a una "raccomandata" del Cavaliere. «Se potete fare una telefonata oggi a questa Evelina Manna, perché è in uno stato di frustrazione assoluta... Se puoi chiamarla tu personalmente... dicendole che io sono intervenuto» dice Berlusconi a De Angelis in una conversazione telefonica. Il 4 novembre altra telefonata tra i due: «Senti, per le fanciulle mie ti ringrazio, le avete convocate credo, tutte quelle che vi ho dato?» chiede il Cavaliere. E De Angelis: «Sì, tutte tranne una. Perché ti volevo chiedere l'impegno... Sai queste vogliono fare tutte le dive». LA TROISE - In un altro caso Berlusconi si lamenta con Saccà di Antonella Troise «perché sta diventando pericolosa». Il telefono del direttore di Rai Fiction è bollente e dall'altra parte secondo l'Espresso ci sono nomi ben noti: Confalonieri, Letizia Moratti, Gianni Letta, Mario Landolfi, Giuliano Urbani, Gianni Minoli, lo stesso Bordon, Luca Barbareschi, Maurizio Costanzo. Tutti con delle richieste. Ma nel frattempo l'inchiesta per corruzione diventa pubblica: scattano interrogatori e perquisizioni. Saccà rischia il processo penale e deve fronteggiare il procedimento disciplinare della Rai. CONFALONIERI - Tornando alle telefonate, a settembre 2007 chiama Confalonieri: «Mi dicono che la società Albatross di Alessandro Jacchia stia facendo per voi la fiction "Il bene e il male". Per la parte del magistrato donna ci starebbe bene Simona Borioni (attrice di "Vivere") e siccome sia l'agente dell'attrice, Pellegrini, che il regista ne hanno parlato con Jacchia, insomma "le chiedevo se poteva interessarsene"». URBANI - A giugno 2007 Saccà riceve una telefonata di Urbani che vuole sbloccare il finanziamento di "Angelica", una miniserie della casa si produzione della sua compagna, Ida Di Benedetto. Un'altra fiction targata Di Benedetto invece viene approvata e realizzata: "La meravigliosa storia di suor Bakhita". LETIZIA MORATTI - Secondo i documenti in mano all'Espresso il sindaco di Milano Letizia Moratti avrebbe raccomandato a Saccà la moglie del suo braccio destro, Paolo Glisenti. Ma il provino va male. Saccà dice di avercela messa tutta ma che non decide da solo. BARBARESCHI - Il deputato del Popolo delle libertà ha una sua casa di produzione. A giugno 2007 discute con Saccà di una fiction da girare in Sicilia con il contributo della Regione. Chiede 3 milioni e 900 mila euro, Saccà vuole dare di meno. Barbareschi dice che non se ne fa nulla. Fabrizio Del Noce gli blocca il contratto. Saccà gli promette che, attraverso Andrea Ronchi, farà chiamare il direttore generale Cappon. «Le intercettazioni di Napoli sono una trappola. Saccà è una risorsa» dice Barbareschi. GIANNI LETTA - A ottobre 2007 Letta chiama Saccà per raccomandare Giuditta Saltarini, la vedova dell'amico Renato Rascel, per un provino a "Un posto al sole". Quattro giorni dopo Saccà chiama il produttore della fiction, Roberto Sessa, e chiede della Saltarini. Il 12 ottobre Francesco Nardella, capostruttura fiction, chiama Saccà e gli dice: «Ma quanto tieni a Giuditta Saltarini?». Saccà risponde: «Tanto, perché è segnalata da Letta». Ma la Saltarini non ottiene la parte. Letta ci riprova il primo ottobre quando raccomanda Ruggiero Marino, ex redattore de Il Tempo, che vorrebbe scrivere sceneggiature. Due settimane dopo, Saccà chiede al produttore se può inserire il giornalista come consulente della sceneggiatura del 'Terremoto di Messina'. Saccà chiama Letta e gli dice che per la sceneggiatura del 'Terremoto di Messina' è tutto a posto. COSTANZO - A giugno 2007 Maurizio Costanzo raccomanda a Saccà Brigitta Boccoli per 'Incantesimo'. A settembre chiama per Giulietta Revel per il cast di 'David Copperfield'. LANDOLFI - Mario Landolfi, parlamentare di An, è presidente della commissione di Vigilanza Rai quando, a ottobre 2007, chiama il produttore Piero Di Lorenzo. Segnala che il produttore ha speso più di quanto la Rai vuole riconoscergli. MINOLI - A giugno 2007 Saccà incontra Berlusconi e sponsorizza la nomina di Minoli a direttore generale al posto di Cappon. Minoli dice che bisogna insistere con Urbani. PIERO FASSINO - A luglio 2007 De Angelis annuncia a Saccà che «Piero Fassino ha telefonato alla De Santis (capostruttura Rai) per perorare la loro causa». Successivamente anche Carlotta Ercolino lo avverte che Fassino, «suo amico di famiglia», sarebbe intervenuto sulla De Santis. FRANCESCO RUTELLI - Pochi giorni prima, il 27 giugno, il vicedirettore generale Rai Giancarlo Leone ricorda a Saccà che gli aveva inviato una lettera dicendo che andati da lui il produttore Saraceni e Maria Scicolone a proporre una fiction sulla famiglia Loren. Leone vuole dare una risposta alla Scicolone e un segnale di attenzione a Francesco Rutelli, che aveva organizzato l'incontro fra i tre. DISCIPLINARE - Saccà deve rispondere delle contestazioni penali e dell'atto di accusa disciplinare della Rai, contenuto in due lettere del dicembre 2007 e del marzo 2008, firmate dal direttore generale Cappon. È accusato di «avere agito in grave violazione degli obblighi discendenti dal suo rapporto di lavoro ponendosi quale assuntore di iniziative riferibili e funzionali agli interessi, non della Rai, ma di Berlusconi e del suo movimento politico». Corriere della Sera, 26.06.2008 |