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RASSEGNA STAMPA
n. 2346
del 18/07/2008
FORLEO E IL PG: SU D' ALEMA UN FACCIA A FACCIA DI TRE ORE
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Brescia, dai pm versioni contrapposte dei due colleghi Per il gip di Milano, Blandini avrebbe citato una telefonata con il ministro. Ma il magistrato smentisce

MILANO - Dura tre ore a Brescia il faccia a faccia tra il gip di Milano Clementina Forleo e il procuratore generale Mario Blandini davanti ai magistrati della procura che indagano sulle pressioni denunciate dalla giudice mentre si occupava dell' inchiesta sulle scalate bancarie. Quello che tecnicamente si chiama «confronto» è stato il primo incontro tra due magistrati che un tempo furono amici (Blandini è stato capo della Forleo all' ufficio gip) da quando è scoppiato il caso che li ha visti contrapposti dinanzi ai colleghi bresciani e al Csm. Motivo dell' atto investigativo: cosa effettivamente si siano detti riguardo al presunto interessamento del ministro degli Esteri D' Alema affinché alcune sue conversazioni di carattere personale, intercettate nell' indagine Bnl-Unipol, non fossero depositate dalla Forleo agli atti dell' inchiesta.ù

Forleo ha dichiarato: «Fu Blandini a chiamarmi e a dirmi di D' Alema». Il pg l' ha smentita. Dopo aver detto di non escludere «di aver potuto fare riferimento a D' Alema e Fassino per dire di distinguere il penalmente rilevante dalle questioni private e invitandola ad essere prudente» e ai pm bresciani ha dichiarato che non c' è stata alcuna chiamata di interessamento né da D' Alema, né da altri. «Prendo atto dell' imbarazzo di Blandini ad ammettere che c' era stata quella che egli definì una chiamata dell' onorevole D' Alema fatta a terzi», ha risposto al Csm Forleo aggiungendo che quando poi invitò Blandini a «fare il nome di chi aveva fatto la segnalazione», lui la «accusò di avere spifferato una confidenza».

Blandini è arrivato alle 15 a Brescia, seguito poco dopo dalla Forleo. Intorno alle 19 sono usciti l' uno dopo l' altra. Ad interrogarli contemporaneamente come testimoni sono stati il procuratore Giancarlo Tarquini e i sostituti Fabio Salamone e Marco Ghioni. Forleo e Blandini hanno mantenuto le loro posizioni. Nessun punto di incontro. «È andata bene. Molto bene», è stato il commento del gip. Al quale hanno fatto eco le parole del suo difensore, l' avvocato, Giulia Bongiorno: «L' ho sentita serena. Mi è sembrata soddisfatta». Il Csm, che valuterà se Forleo dovrà essere trasferita e punita, sta acquisendo gli atti bresciani. Un' altra indagine è a Potenza sulle presunte irregolarità dell' azione di magistrati pugliesi che si sono occupati delle vicende di Forleo. Bongiorno, che conta sui risultati positivi delle investigazioni, chiede che il Csm acquisisca tutto prima di decidere. (Guastella Giuseppe)

Corriere della Sera, 21.12.2007