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RASSEGNA STAMPA
n. 2379
del 03/01/2009 MAGISTRATI, IL PRESIDENTE LASCIA PER IL CASO WHY NOT
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Nel 2006 andò da Mastella, c' era l' imprenditore Saladino - Luerti si dimette: incontrò indagato di de Magistris Il giudice: andai dal Guardasigilli per parlare di lavoro. L' ex ministro: «Solo una casualità» __________________________________________________________________________ ROMA - «Sono dispiaciuto ma sereno: il senso di responsabilità mi suggerisce di rassegnare le dimissioni per evitare altre strumentalizzazioni, comunque la linea dell' associazione non cambia...». Con queste parole il giudice Simone Luerti ha lasciato la presidenza dell' Associazione magistrati dopo 5 giorni di passione che lo hanno visto al centro di una polemica personale (riattivata sull' «Espresso» da un articolo di Marco Travaglio) (foto) per un suo incontro con l' ex ministro Mastella e con l' imprenditore Saladino risalente al mese di ottobre del 2006 prima che i due fossero ufficialmente indagati a Catanzaro dal pm Luigi de Magistris nella tormentata inchiesta «Why not», che prende il nome da una delle società interinali riconducibili proprio a Saladino. Secondo l' accusa sarebbe stato costituito un comitato di affari per la gestione di fondi pubblici europei. Allora Luerti era un semplice magistrato quando «si presentò l' occasione di incontrare il Guardasigilli per parlare di alcuni aspetti riguardanti il funzionamento della macchina giudiziaria». Il caso volle che lo stesso giorno in via Arenula si affacciasse l' imprenditore Saladino (vicino a Comunione e Liberazione come lo è Luerti). «L' incontro fu casuale», ribadisce oggi Mastella e lo stesso Luerti, che sabato prossimo darà le sue spiegazioni al «parlamentino» dell' Anm, dice che il suo comportamento «è sempre stato lineare e limpido». Tutto è rimasto sotto silenzio fino alla primavera del 2007 quando l' inchiesta «Why not» ha iniziato a fare rumore nei palazzi romani. Di Luerti hanno colpito lo spirito «dialogante» con il quale ha accolto il nuovo ministro Angelino Alfano e un suo collegamento ideale con il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, il consigliere di Cassazione che oltre ad aver lavorato a Milano è stato un leader di Unicost e consigliere togato del Csm. L'asse Luerti-Caliendo avrebbe forse rafforzato troppo l' ala riformista dell' Anm, che nei prossimi mesi dovrà fare i conti con il ministro fortissimamente voluto da Berlusconi e con il nuovo capo di gabinetto di via Arenula, Settembrino Nebbioso di area Magistratura indipendente, che torna al suo posto dopo i 5 anni trascorsi accanto a Roberto Castelli. L' indagine L' inchiesta «Why not» condotta dal pm di Catanzaro Luigi de Magistris riguarda un presunto comitato d' affari di imprenditori, politici e funzionari dei servizi segreti che avrebbe fatto capo a una loggia massonica segreta con base a San Marino Le perquisizioni e Mastella L' indagine scatta il 18 giugno con 26 perquisizioni a carico di consiglieri regionali calabresi, un generale della Gdf, imprenditori e 007. Il 21 settembre Mastella chiede di trasferire de Magistris. Il 13 ottobre Mastella viene indagato, ma poi il gip archivia le accuse. (Martirano Dino) Corriere della Sera, 15.5.2008 |