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RASSEGNA STAMPA
n. 2391
del 10/02/2009 SE 35 MILA EURO AL MESE VI SEMBRANO POCHI
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Persino i sei deputati del ricco Lussemburgo, pur lavorando il doppio, prendono la metà dello stipendio riservato ai nostri eletti. In fondo alla classifica si piazzano i nuovi entrati bulgari, che in busta paga si ritrovano appena 900 euro. L'indennità è solo una delle tante entrate. Oltre agli 11.703 euro i nostri hanno diritto a 4.052 euro mensili per le 'indennità di spese generali': soldi che servono a coprire le uscite effettuate in Italia per l'ufficio, i viaggi, il telefonino, computer, francobolli e altro. Una voce che, in caso in un anno il deputato faccia più del 50 per cento di assenze in plenaria, viene ridotta della metà. A meno che, come a scuola, non possa "giustificare le proprie assenze". Gli spostamenti da e verso Strasburgo e Bruxelles vengono rimborsati con un'indennità forfettaria. Per incassarla non c'è bisogno nemmeno della ricevuta: per l'aereo basta presentare la carta d'imbarco. In più, quando si parte in veste di relatori o per conferenze, si ha diritto a 'un'indennità di viaggio annuale' da "massimo 4 mila euro". Ogni deputato riceve inoltre 287 euro al giorno per vitto e alloggio: la somma viene versata solo se l'europarlamentare firma il registro delle presenze e, in media, sono altri 1.435 euro al mese. Infine il Parlamento rimborsa i collaboratori personali "selezionati a discrezione dei deputati" per un importo massimo di 16.914 euro mensili. Non male: a conti fatti, il budget mensile dei 78 parlamentari italiani supera i 35 mila euro al mese. Dalla prossima legislatura, però, i nostri dovranno stringere la cinghia: tutti gli eurodeputati avranno uno stipendio identico di 7 mila euro, e il loro budget scenderà ad appena 30 mila euro al mese. (E. F.) L'Espresso, 5.02.2009 |