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RASSEGNA STAMPA
n. 2600
del 18/01/2009 BARBATO: TONINO ATTENTO A QUESTI NOMI
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L' esponente Idv: Di Pietro a Napoli per la questione morale? Si guardi da Marrazzo e Silvestro - Silvestro fece favori al suo assistente, che portava in auto affiliati ai clan - I carabinieri hanno indicato Marrazzo come legato al clan Puca _______________________________________________________________________ ROMA - «Per fortuna che oggi Antonio Di Pietro arriva a Napoli». Perché dice così? Francesco Barbato: lei è contento che il capo del suo partito venga sentito dai magistrati in Procura? «No, non per quello. Di Pietro stamattina a Napoli ha convocato una riunione con all' ordine del giorno la questione morale dell' Italia dei Valori in Campania. Uh quanto ce ne è da lavorare in questo partito dove io sono entrato dalla lista civica nazionale». In che senso? «In Campania l' Italia dei Valori rischia di essere travolta dal sistema affari-politica-camorra». Lei l' ha già fatta questa denuncia. E Nello Formisano, il segretario regionale dell' Italia dei Valori in Campania, l' ha invitata a fare i nomi... «Ah sì? Eccone uno, forse il più importante: Nicola Marrazzo. Ci sono molte brutte storie legate allo scandalo della sua famiglia, suo fratello Angelo, le loro aziende dei rifiuti e il legame con il clan dei Casalesi, ma...». Ma? «Per Nicola Marrazzo non c' è bisogno di scomodare la famiglia». Ovvero? «E' stato appena eletto capogruppo dell' Italia dei Valori alla Regione: Marrazzo ce lo ha messo nel suo curriculum di quando faceva l' assessore a Casandrino?». Doveva mettercelo? «Casandrino, il comune da lui amministrato, venne sciolto per infiltrazioni camorristiche. I carabinieri di Napoli (rapporto 013365/115) hanno indicato Nicola Marrazzo come legato ad un clan della camorra, i Puca. In quel comune, come risulta dalla relazioni dei carabinieri, gli amministratori si dividevano in correnti alquanto particolari...». Perché particolari? «Perché le correnti anzichè avere come referenti i politici avevano i clan della camorra: da una parte i Puca, dall' altra i Verde. Ma vogliamo parlare anche di Cosimo Silvestro?». Che ha fatto? «E' stato il capogruppo alla Regione di Italia dei Valori prima di Marrazzo. Poi, a fine ottobre, il Corriere del Mezzogiorno ha molto ben raccontato un altro scandalo di camorra che lo ha travolto: Cosimo Silvestro metteva a disposizione il badge magnetico e la paletta della regione Campania al suo assistente, Ciro Campana, che in auto blu portava a spasso due persone affiliate ai clan di Pomigliano D' Arco». E cosa è successo? «Di Pietro si è arrabbiato molto. Lo ha allontanato dal partito». Bene, dunque, no? «Già. Peccato che Nello Formisano abbia appena reinserito Silvestro nel partito». Ne è sicuro? «Purtroppo sì. Per questo sono contento che oggi torni Di Pietro. Vorrei...». Vorrebbe? «Vorrei chiedere a Di Pietro di restituire all' Italia dei Valori, in Campania, la sua vera identità, per distinguerci dal sistema affaristico di tutta la Regione. Che vuol dire? «Che in Campania il Pdl è un lazzaretto: i vertici sono tutti coinvolti in inchieste giudiziarie, da Landolfi a Cosentino, a Paolo Russo. Per non parlare della maggioranza di centrosinistra di Bassolino: tra inquisiti e arrestati si è perso il conto. Bisogna ricominciare». In che modo? «La regione è affamata di legalità, voglio prendere per mano le tante persone per bene, la maggioranza, che desiderano un' altra Campania». Alessandra Arachi)
Corriere della Sera, 15.1.2009 |