Home Per conoscermi News Editoriali e Comunicati Incontri ed eventi Rassegna Stampa Archivio Foto e Video
Home page
» Home
Vi segnalo
» MORALE, COERENZA ed ETICA fanno rima con POLITICA?
Presentazione
» Per conoscermi » Miei riferimenti
News
» Editoriali e comunicati » Rassegna stampa » Notizie dal territorio » Incontri ed eventi » Calendario
Incontri ed Eventi
Da vedere
» Archivio foto » Archivio video
Contattami
» Scrivimi in e-mail » Iscriviti alla newsletter
Visita anche
» Cittadini Attivi » Marco Bovo » Davide Gobbo » Marco Coradin » Presidenza della Repubblica » Senato della Repubblica » Camera della Repubblica » Comune di Padova » Provincia di Padova » Regione Veneto » Rassegna stampa del Senato
Ricerca
» Archivio articoli
editoriale
incontri-eventi
rassegna stampa
archivio foto
archivio video
» Ricerca avanzata
RASSEGNA STAMPA
n. 2600
del 18/01/2009
BARBATO: TONINO ATTENTO A QUESTI NOMI
indietro »

L' esponente Idv: Di Pietro a Napoli per la questione morale? Si guardi da Marrazzo e Silvestro - Silvestro fece favori al suo assistente, che portava in auto affiliati ai clan - I carabinieri hanno indicato Marrazzo come legato al clan Puca

_______________________________________________________________________

ROMA - «Per fortuna che oggi Antonio Di Pietro arriva a Napoli».

Perché dice così? Francesco Barbato: lei è contento che il capo del suo partito venga sentito dai magistrati in Procura?

«No, non per quello. Di Pietro stamattina a Napoli ha convocato una riunione con all' ordine del giorno la questione morale dell' Italia dei Valori in Campania. Uh quanto ce ne è da lavorare in questo partito dove io sono entrato dalla lista civica nazionale».

In che senso?

«In Campania l' Italia dei Valori rischia di essere travolta dal sistema affari-politica-camorra».

Lei l' ha già fatta questa denuncia. E Nello Formisano, il segretario regionale dell' Italia dei Valori in Campania, l' ha invitata a fare i nomi...

«Ah sì? Eccone uno, forse il più importante: Nicola Marrazzo. Ci sono molte brutte storie legate allo scandalo della sua famiglia, suo fratello Angelo, le loro aziende dei rifiuti e il legame con il clan dei Casalesi, ma...».

Ma?

«Per Nicola Marrazzo non c' è bisogno di scomodare la famiglia».

Ovvero?

«E' stato appena eletto capogruppo dell' Italia dei Valori alla Regione: Marrazzo ce lo ha messo nel suo curriculum di quando faceva l' assessore a Casandrino?».

Doveva mettercelo?

«Casandrino, il comune da lui amministrato, venne sciolto per infiltrazioni camorristiche. I carabinieri di Napoli (rapporto 013365/115) hanno indicato Nicola Marrazzo come legato ad un clan della camorra, i Puca. In quel comune, come risulta dalla relazioni dei carabinieri, gli amministratori si dividevano in correnti alquanto particolari...».

Perché particolari?

«Perché le correnti anzichè avere come referenti i politici avevano i clan della camorra: da una parte i Puca, dall' altra i Verde. Ma vogliamo parlare anche di Cosimo Silvestro?».

Che ha fatto?

«E' stato il capogruppo alla Regione di Italia dei Valori prima di Marrazzo. Poi, a fine ottobre, il Corriere del Mezzogiorno ha molto ben raccontato un altro scandalo di camorra che lo ha travolto: Cosimo Silvestro metteva a disposizione il badge magnetico e la paletta della regione Campania al suo assistente, Ciro Campana, che in auto blu portava a spasso due persone affiliate ai clan di Pomigliano D' Arco».

E cosa è successo?

«Di Pietro si è arrabbiato molto. Lo ha allontanato dal partito».

Bene, dunque, no?

«Già. Peccato che Nello Formisano abbia appena reinserito Silvestro nel partito».

Ne è sicuro?

«Purtroppo sì. Per questo sono contento che oggi torni Di Pietro. Vorrei...».

Vorrebbe?

«Vorrei chiedere a Di Pietro di restituire all' Italia dei Valori, in Campania, la sua vera identità, per distinguerci dal sistema affaristico di tutta la Regione.

Che vuol dire?

«Che in Campania il Pdl è un lazzaretto: i vertici sono tutti coinvolti in inchieste giudiziarie, da Landolfi a Cosentino, a Paolo Russo. Per non parlare della maggioranza di centrosinistra di Bassolino: tra inquisiti e arrestati si è perso il conto. Bisogna ricominciare».

In che modo?

«La regione è affamata di legalità, voglio prendere per mano le tante persone per bene, la maggioranza, che desiderano un' altra Campania». Alessandra Arachi)

Corriere della Sera, 15.1.2009