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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 5
del 12/11/2004 SQUARCI DI VERITA' / IMPRESSIONI DALLA PRESENTAZIONE DI 'REGIME' L'ULTIMO LAVORO DI MARCO TRAVAGLIO
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Cosa abbiamo imparato dall'incontro Con Marco Travaglio, tenutasi a Due Carrare giovedi' 12? Cosa ci portiamo via da quel dibattito in termini d'arrichimento personale? Tante sarebbero le risposte possibili, tante e tutte altrettanto valide, perche' tanti sono stati i temi affrontati partendo dal baricentro del "regime mediatico". Tra questi pero', io credo che la piu' significativa sia la seguente: abbiamo potuto constatare con i nostri occhi la misura della sfiducia e della conseguente rassegnazione civile delle masse popolari, anche considerate nei loro strati piu' consapevoli. So che questa mia risposta potra' in parte sorprendervi, ha sorpreso anche me, ma essa e' il frutto d'una semplice analisi delle reazioni che le parole di Marco, sincere quanto documetate, hanno suscitato tra i presenti. Tutte caratterizzate da una presenza duale che vede convivere su sponde contrapposte un innegabile e ben augurante voglia d'agire per porre un freno al progressivo degrado della vita civile e politica, seppure per molti versi ancora allo stato ideale, da un lato e d'una rassegnazione preventiva, una sorta di e' vero, ci credo, ma tanto che ci posso fare?" dall'altra. Questo a mio parere e' stato l'aspetto che ha maggiormente caratterizzato quella serata ed il breve dibattito che l'ha seguita, e da questo possiamo, e probabilmente dobbiamo, partire per portare avanti un analisi compiuta di quella che dovra' essere la nostra strategia futura, Ponendoci innanzitutto la seguente domanda: qual'era il significato, lo scopo ultimo dell'analisi di Marco? Quale idea ha esplicitato? Domanda difficile mi rendo conto, difficile perche' investe una serie di fattori non sempre facilmente inquadrabili in specifiche e rigide casistiche, ma alla quale credo possa ben adattarsi questa risposta: la necessita' di ricominciare a pensare. Pensare sforzandosi di capire le cose andando oltre la sempre piu' fitta cortina di fumo che sembra circondare il paese con lo scopo di condurlo al torpore delle coscienze, sfruttando quei pochi canali che ancora non sono stati sottoposti alla tutela della censura, e traducendo poi questo pensiero in vigilanza attiva ed operante nei confronti dell'attuale rappresentanza politica. Non solo per porre un freno, un argine, all'omologazione delle coscienze in un unico ammasso, ma anche e sopratutto per fungere da pungolo, allo stesso tempo critico e propositivo, nei confronti d'un opposizione troppe volte guidata da una logica distante dai bisogni e dalle reali esigenze del paese e costantemente impegnata nello sforzo d'inseguire questa destra sul suo stesso terreno esponendosi cosi' a tutte le conseguenze che questa scelta comporta. Questo e' stato secondo me, il senso profondo del dibattito/confronto ispirato dalle parole di Marco. Citando J.F. Kennedy, presidente d'un America leggendaria eppure ancora viva nonostante tutto, potremmo riassumere il tutto dicendo: "non chiederti cosa il tuo paese puo' fare per te ma chiedeti piuttosto cosa tu puoi fare per il tuo paese". Partendo da queste costatazioni ritengo di poter dire, senza timore di sbagliare, che proprio quelle sopra elencate sono state le finalita' che hanno uniformato in questi anni la linea del nostro partito a tutti i livelli, dalla piu' piccola sezione locale fino ai vertici nazionali. E proprio questi aspetti, come piu' volte sottolineato anche dall'On. Di Pietro, dovranno continuare a caratterizzare la nostra attivita' anche nell'ambito della grande alleanza democratica, GAD. Non dobbiamo mai dimenticare infatti, e sono sicuro che nessuno di noi non ha mai nemmeno pensato ad una simile eventualita', al contrario, che siamo dentro la GAD con lo scopo preciso di lavorare per la GAD, per portare in essa quei valori di legalita', moralita' e trasparenza che da sempre sono stati la nostra bandiera e che vanno tradotti ora in una specifica attivita' di critica costruttiva e propositiva capace di tradurre in provvedimenti e comportamenti concreti i moti che nascono sempre maggiori dalla societa' civile e sta a noi cogliere attraverso un attenta e capillare capacita' d'ascolto e di prposta il piu' possibile capillare, il tutto senza il timore di correre anche qualche rischio, ma con la consapeviolezza che un richio corso oggi per difendere le proprie idee e le esigenze di chi si rappresenta, corrisponde domani ad un possibile successo. Non e' certamente una cosa facile e' vero, ma solo rafforzando il nostro ruolo di punto d'unione, un po' partito un po' movimento, tra la societa' civile e la politica che conta, potremmo rispodere alle aspettative delle migliaia di cittadini onesti che ci hanno dato il loro voto e che continuano nonostante tutto a rispettare le leggi e le istituzioni di questo nostro pese con la speranza d'aver riposto la loro fiducia in persone, Di Pietro ma non solo, capaci di portare il paese fuori dal tunnel del "potere per il potere" restituendolo alla fiducia degli italiani che ancora continuano, nonostante tutto, a non volersi rassegnare. ANDIAMO AVANTI! OLTRE IL TEMPORALE, NE SONO CERTO CI ASPETTA L'ARCOBALENO! Daniele Scanferla - Referente Quartiere 2 Padova Nord |