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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 610
del 31/08/2004 PRIVATIZZARE PER L’EMERGENZA VIA ANELLI
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Con riferimento al dibattito in corso sulla privatizzazione delle farmacie comunali ed in particolare a quanto esposto dal segretario di Rifondazione comunista. Paolo Michelini in questo giornale il 27/08/004, vorrei porre l’accento che il problema all’origine, per quanto ho appreso dai giornali e se ho capito bene, consiste nel fatto che la Giunta sta valutando la possibilità di come recuperare risorse economiche per finanziare il risanamento di Via Anelli. Come cittadino residente nel Quartiere 3 (zona Stanga), ritengo che il risanamento di questa parte della città, gravata da un male cronico e dalle pericolose conseguenze per tutta la cittadinanza ed a maggior ragione per quella del Quartiere debba essere, allo stato attuale, la priorità assoluta per l’Amministrazione pubblica. Non si deve dimenticare che già la passata Giunta Zanonato e poi quella della Destro hanno fatto vari tentativi di cura, ma si sono rivelati tutti palliativi. Ora invece si pensa ad una terapia radicale con l’uso delle ruspe. Purtroppo molto più costosa; si spera però definitiva. D’altra parte, come ben si sa, le risorse, cui può disporre l’attuale Giunta sono, ahimè, molto limitate per le ragioni, che tutti conosciamo e che in ogni modo non potranno mai essere sufficienti, perché siamo naturalmente produttori di sempre nuovi bisogni. Consapevole di ciò e spogliandomi di quello che aveva fatto o voleva la Giunta Destro, e delle precedenti posizioni prese a riguardo dell’allora opposizione e del mio partito inerenti alla privatizzazione o meno di servizi e di attività economiche pubbliche, penso che, se non esistono altre alternative alla vendita delle farmacie (gioielli di famiglia anche perché producono un reddito di 600000 € l’anno), come un buon padre di famiglia in caso di malattia, sia sensato vendere, per curare una malattia della città che rischia di essere incurabile. Mi pare che nella stampa locale in questi giorni si tenda rimuovere un problema di grande impatto sociale, che toglie il sonno e non solo a molti cittadini, spostando il dibattito su questioni ideologiche o di principio. Per quanto riguardo Italia dei Valori a suo tempo si è schierata contro la privatizzazione della farmacie comunali, perché ritenute di svolgere qualche servizio in più , gradito agli utenti, rispetto alle private e di dare un po’ di ossigeno alla cassa comunale. In ogni caso è sempre auspicabile che l’Ente pubblico intervenga con sue iniziative anche di tipo imprenditoriali là dove è assente il privato o concorrenziale a questo, purché l’obiettivo sia la salute dell’ambientale, sociale e benessere di tutti i cittadini. Riccardo Nogara - Referente Quartiere 3 Padova Est |