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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 956
del 28/08/2005
FORSE ERA MEGLIO IL SABATO FASCISTA....
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Ottimo il mondiale di Atletica, per presenze e risultati con record. Chi voleva agli sgoccioli la vita del movimento è rimasto deluso, una sana gioventù in rappresentanza di 200 paesi. Malissimo invece per l’Italia ed i suoi atleti in maglia azzurra, che hanno portato a casa un “bronzetto” dalla marcia. Un mondiale di polemiche dichiarazioni, ma senza risultati da parte di una squadra di atleti litigiosi, impreparati, viziati e basta. Molti dovrebbero andare a lavorare. Come si può andare a rappresentare il Paese in questo modo? Il quadro dello Sport Nazionale è desolante e fa chiarezza sullo stato confusionale che regna nel Coni, nelle Federazioni ed in alcune Società, resistono ancora, per fortuna, gli atleti delle F.F.O.O.; Carabinieri; Forestale e altri.

I mondiali hanno rivelato un ambiente diviso, privo di regole, pieno di egoismi. I capi dove sono?

La Fidal, seconda Federazione dopo il calcio per numero di tesserati, ha da poco un nuovo Presidente nell’ex atleta Franco Arese, che dopo un avvicendamento voluto dai vertici del CONI deve per forza rifondare l’atletica leggera. Ma bisogna cambiare, avere il coraggio di dire basta! Insistere sui soliti personaggi, vuol dire buttare via tempo e denaro. Speriamo non scappino pure gli sponsor.

Questi mondiali sono stati un disastro previsto e prevedibile da mesi di esternazioni dei tecnici, degli atleti, dei consiglieri federali, piagnistei, rivendicazioni sindacali, roba da cure psichiatriche.

A tutto questo vanno aggiunte delle aggravanti come la crisi economica, quella organizzativa, un cambio generazionale in tutto lo sport. L’Italia deve avere un spazio mondiale nello Sport, ma per diventare grande come una volta è necessario allevare atleti veri che abbiano voglia di far fatica. Per avere risultati bisogna correre, allenarsi, correre, fare tanta fatica e cambiare comportamento, dal vertice alla base.

Nei prossimi anni ci sono appuntamenti importanti 2006 Europei, 2007 Mondiali, 2008 Olimpiadi in China. Qui si deve ripartire dai Campionati Sportivi Studenti cioè dai giovanissimi studenti delle medie. Dando un incentivo visibile a chi diventa campione provinciale ( magari i libri e le tasse scolastiche gratis).

Un lavoro di anni che coinvolga società, tecnici, dirigenti ed atleti. Nell’era delle discoteche, play station, cellulari, non sono certo molti i giovani che hanno voglia di faticare, eppure ci sono (Schwazer per la marcia e tanti altri) basta cercarli anche a Vicenza.

Dopo un’altra estate di cabaret calcistico, condito di intercettazioni, tribunali, firme false, curve colorate e altra bigiotteria pagata dai cittadini, sarebbe ora, di vedere, finalmente qualcosa di diverso, nuovi programmi, nuove idee, nuove iniziative. I dirigenti, tecnici, accompagnatori, devono finalmente dimostrare la capacità di far maturare i nostri giovani atleti, gestire campioni, senza e non illudere le mezze tacche.

Dal 1975 Il presidente Carraro va dicendo queste cose, ma nulla di “orgoglio italiano tricolore” si è ancora visto. Forse era meglio il “sabato fascista”.

Luciano Parolin - Coordinatore per la Provincia di Vicenza