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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 979
del 30/10/2005 ULTIMA LETTERA ALL'ESECUTIVO NAZIONALE
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"Ciò che non perdono al mio tempo non è di essere vile, ma di cercare ogni giorno un alibi per le sue viltà". Provate a parafrasare questo lascito etico di un amico morto intorno ai trent'anni, inserendo "esecutivo nazionale" al posto di "tempo". Rileggete la frase con la correzione per capire se e quanto vi possa riguardare. Grazie! Per come mi è stato riferito, in un clima orgiastico avete sputato contro di me tutto il veleno di cui le menti accecate possono disporre e mi avete espulso per "indegnità politica e morale". Ne risponderete certamente in Tribunale, insieme al vostro padre padrone. E dopo il Tribunale degli uomini c'è, comunque, quello di Dio. Preparatevi. Prepariamoci. Voglio ringraziare un pò di più, rispetto agli altri, Andrea Buquicchio, Giuliano Fedeli, Bruno Evangelista, Salvo Raiti, Massimo Bernacconi, Franco Tomazzoni, i quali in questi mesi mi hanno fatto pervenire qualche timido apprezzamento e qualche condivisione per le iniziative politiche assunte. Alcuni di loro, in queste ore, cascano dalle nuvole facendo finta di non sapere, o di non capire, ciò che hanno deliberato. "Indegnità politica e morale"! Giudizio di Di Pietro e dell' "Esecutivo" nei confronti di un medico psichiatra, padre di famiglia di 52 anni, accademista militare dall'età di 18, colonnello dell'Esercito italiano, impegnato politicamente da circa un vent'ennio e mai sfiorato da qualsiasi iniziativa giudiziaria, assessore in carica, tra i più apprezzati ed esposti, di una Giunta regionale sotto il mirino della 'ndrangheta. Grazie! "Indegnità politica e morale"! Mio figlio, 21 anni, quasi ingegnere, mi ha detto: "Papà con chi sei stato questi anni. Per chi mi hai fatto votare. In quale persona mi hai fatto credere quale paladino di giustizia e legalità!" Buquicchio, Fedeli, Raiti, Bernacconi, Tomazzoni, Evangelista, ne avete figli? Si che ne avete! E non vi rendete rendete conto di ciò che avete fatto? Siete così annichiliti davanti al "capo" da perdere la capacità di intendere e volere? Succubi del suo potere, plagiati dalla sua volontà, terrorizzati dai suoi metodi? Quante cose sto comprendendo oggi, dopo aver ingoiato qualche lacrima, pensando al "clima" di certi giorni di tangentopoli, alla caccia agli untori, a certi metodi. E quante cose farò in modo che comprendano gli italiani, insieme a mio figlio! Ho detto a Salvo Raiti: neppure con un mitra puntato alla tempia avrei firmato nei tuoi confronti il provvedimento che tu hai sottoscritto contro di me: "indegnità politica e morale". Grazie, ex amici miei. Cancellate dalle vostre mailing il mio indirizzo, come io farò per i vostri. Da oggi e per sempre. Ci vedremo presto davanti al Tribunale degli uomini e quando ci toccherà davanti a quello di Dio. Adesso non provo più rancore, ma solo un'infinita pena per voi. Beniamino Donnici - (Espulso per indegnità poltica e morale dal partito al quale ha dato l'anima e il sangue.) on Beniamino Donnici - Assessore Regione Calabria al Turismo e Beni Culturali |